Un premio ai vigneron del Roero. La bella cerimonia del Concorso Enologico dei Cavalieri di San Michele

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SOMMARIVA PERNO – Il lavoro che porta dalla vigna alla cantina, in un percorso ideale che giunge sino al bicchiere, guardando a scenari che sempre più spesso rivelano i loro contorni internazionali. E’ il mondo del vino, nel Roe­ro e non solo: un quadro complesso, in cui spesso chi guarda “da fuori” si presta a coniugare con molta (forse troppa) poesia, ma che invece assume più volentieri i tratti di una passione in tutte le sue forme e accezioni.

Ed è questo lo spirito che sta, da vent’anni, attorno al concorso enologico dei Cavalieri di San Michele del Roero, il quale ha vissuto la sua cerimonia premiale durante l’assemblea ordinaria tenuta al Roro Park Hotel di Sommariva Perno: condotta da Claudio Calorio al cospetto del gran maestro Carlo Rista e della giuria presieduta dall’assente giustificato Massimo Marescotto, per cui in sua vece ha parlato Luigi Bertini. In una competizione che è utile anche per tastare il polso all’aspetto qualitativo dei vini roerini, gli esiti sono stati esaltanti: tutti i concorrenti hanno ricevuto giudizi lusinghieri nella lunga fase di degustazione tenuta rigorosamente “alla cieca”, facendo infine registrare la vittoria finale per l’azienda “Cornarea” di Canale-Vezza d’Alba, insignita pertanto del titolo di “Vignaiolo dell’Anno” ancora sull’anno solare 2020. Di seguito, le aziende premiate. Sandrone Luciano (Barolo), Enrico Vaudano e Figli (Cisterna d’Asti), Cascina Boschetti Gomba (Barolo), Marco Porello (Canale), Bricco del Conte (Castellinaldo), Deltetto (Canale), Federico Destefanis (Canale), Cascina Chicco (Canale). Cà Rossa (Canale), Cascina Fiorenza (Canale), Cantina Mompissan (Canale), Rabino Luigi Giuseppe (Canale), Novo Marco (Canale), Azienda Pace (Canale), Giacomo Barbero (Canale). Costa Catterina (Castagnito), Teo Costa (Castellinaldo), Marsaglia Emilio (Castellinaldo), Cà Di Cairé (Montà), Fratelli Povero (Cisterna d’Asti). Ceste Franco (Govone), Bric Cenciurio (Magliano Alfieri), Marchisio Lorenzo (Montà), Fassino GIuseppe (Monteu Roero), Poderi Moretti (Monteu Roero), Cav. Parussa Giuseppe (Montaldo Roero), Fassino Giuseppe (Monteu Roero), Cournaja (Santa Vittoria d’Alba), Fratelli Rabino (Santa Vittoria d’Alba), Brezzo Michele (Santo Stefano Roero), Delpero (Santo Stefano Roero), Negro Angelo (Monteu Roero), Stefano e Domenico Sibona (Santo Stefano Roero), Cantina Sociale del Nebbiolo (Vezza d’Alba), Cornarea (Vezza d’Alba), Ceretto Fratelli (Alba), Careglio (Baldissero d’Alba), Dall’Orto Giovanni Battista (Sommariva Perno). Premiate allo stesso modo con le proverbiali “ruote d’oro” sono state anche le cantine Ceste Franco e Ceste Pier Guido (Govone), Bric Castelvej (Canale), Pelassa Daniele (Montà) e la stessa Cornarea, che in più hanno ottenuto il certificato di qualità internazionale “Wein Plus” ricondotto ad un circuito internazionale di esperti e addetti ai lavori: inizio di una collaborazione che guarda alla Germania (con tanto di pubblicazione sull’omonima rivista teutonica). Frattanto, il lavoro della Commissione è proseguito con le candidature per l’edizione 2021 del premio: i cui esiti saranno resi noti in autunno.

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