Si è concluso con la assoluzione di tutti gli imputati, il processo per le presunte irregolarità nella costruzione del grattacielo che dovrà ospitare gli uffici della Regione Piemonte a Torino. A essere stati chiamati in causa, pubblici funzionari e imprenditori. Le accuse andavano dal falso all’abuso d’ufficio e alla corruzione. La Procura della Repubblica tramite il pubblico ministero aveva chiesto sei condanne, la più alta delle quali a 3 anni e 4 mesi. Tra gli imputati figurava anche l’ex presidente della Regione Ezio Enrietti, socialista, già assessore alla Sanità e consigliere negli anni Settanta del secolo scorso: qui nella veste di imprenditore. Il processo ha riguardato soltanto una variante al progetto originale, commissionato all’archistar Massimiliano Fuksas: secondo l’ipotesi d’accusa, non accolta dal Tribunale, tale modifica era stata apportata soltanto per garantire dei vantaggi a alcune imprese coinvolte nel cantiere.
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