Negli ultimi dieci anni, con l’aumento e l’invecchiamento della popolazione mondiale, i casi di tumore nel mondo sono aumentati di più di un terzo ed il cancro è la seconda causa di morte al mondo dopo le malattie cardiovascolari.
Nel nostro Paese il carcinoma della mammella rappresenta il tumore più frequentemente diagnosticato: nel 2020 – in piena pandemia da COVID – sono stati stimati 54.976 casi nella popolazione femminile, il 30,3% di tutte le forme tumorali (AIOM/AIRTUM «I numeri del cancro 2020»).
Nella nostra regione sono operative 16 Breast Unit; il diffondersi dello screening per la diagnosi precoce e l’utilizzo delle terapie adiuvanti hanno permesso di abbassare il tasso di mortalità per questa patologia. Nel complesso, circa l’80% delle pazienti con carcinoma al seno ha una sopravvivenza superiore a 10 anni dalla prima diagnosi, raggiungendo nei casi in stadio I e II l’87-98% a 5 anni (il 78-94% a 10 anni), e nei tumori in stadio III e IV rispettivamente del 65-85% e 46-76%.
I test genomici, unitamente alle terapie personalizzate, con i farmaci oggi disponibili di ultima generazione, consentono un miglior trattamento delle pazienti affette da carcinoma mammario, migliorandone la qualità di vita anche durate i trattamenti ed una migliore e più lunga aspettativa di sopravvivenza libere da malattia.