Tra Euforia e Misticismo, l’organo di Giò Ferrua di Igor Bergese, sabato 6 maggio ore 21 a Cherasco

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Sarà un nuovo evento, “Tra Euforia e Misticismo: l’organo di Giò Ferrua”, l’omaggio che si renderà a Cherasco sabato 6 maggio alle ore 21 nella chiesa di S. Martino. Un secondo appuntamento organistico e strumentale, nel 180° della nascita di Giovanni Ferrua compositore cheraschese, première assoluta che proseguirà la stagione concertistica della Città delle Paci. L’ideatore è il fossanese Igor Bergese, musicista e compositore, nonché insegnante di materie letterarie al Liceo Ancina, che presenterà e salirà sul palco, duettando con la viola e dirigendo le musiche davvero inedite di ballabili e brani spirituali per tre trombe (Michele Verra, Gianluca Boglio e Mauro Sicca), due ottavini (Carla Bongiovanni e Giulia Negro) e organo (Giuseppe Riccardi). Vi Immaginate l’organo che fa ballare? Proprio cosi!: un’occasione più unica che rara per poter ascoltare le danze ottocentesche dei nostri bisnonni tratte dai cilindri e dai cartoni traforati dell’organetto di Barberia, riadattati per l’organo a canne, costruito nel 1943 da Pierino Regis.

 

L’organico strumentale, che ascolteremo, ha dell’incredibile (tre trombe, due ottavini e organo), poiché la serata sarà dedicata alla produzione organistica del compositore Giovanni Ferrua (1843-1919), gloria cheraschese, di cui verranno eseguiti, appunto, 7 ballabili (per organo a cilindro) ed altri brani spirituali, tra i quali una Sonata per l’Offertorio, unica edizione esistente insieme a quella del Santuario di Montevergine a Marcogliano (Avellino).  Particolare attenzione è rivolta anche alla interdisciplinarietà del progetto, dal momento che si ricorderà anche la figura del nostro Guido Ceronetti (1927-2018), poeta filosofo e scrittore, indiscusso outsider della cultura italiana,  fondatore del Teatro dei Sensibili, tanto caro a Fellini, Montale ed altri intimi suoi estimatori. Perché l’organo di Barberia dovrebbe centrare con lui? Semplicemente, perché un buon tratto di vita lo trascorse, insieme alla moglie Erica Tedeschi, proprio come suonatore di organetto e marionettista. A Giò (come simpaticamente si firmava) Ferrua, ingiustamente dimenticato dai più, Igor Bergese, che ne ha scandagliato la figura sin dalla tesi di laurea e dal Premio Del Melle (Cherasco Storia), ha dedicato il nuovissimo “Lentamente – Valzer” per viola e organo, che presenterà in prima assoluta  all’evento di sabato. “Giovanni Ferrua – spiega Bergese – è il simbolo musicale di Cherasco, dal momento che rappresenta insieme alla sua numerosa famiglia, il miglior cinquantennio di produzione compositiva, didattica e concertistica nella storia musicale di Cherasco, la quale a novembre di quest’anno celebrerà il 780° della sua nascita come libero Comune nel 1243”. Dopo l’esperienza sonora, il 25 febbraio scorso, dell’Adalgisa di Manzano e delle romanze vincitrici a Londra e premiate da Tosti, ecco dunque una nuova opportunità di immergersi in un tour emotivo-musicale e culturale, che onora la nostra memoria e la nostra storia: «ricordare, ricordare, ricordare…un imperativo etico urgente», come ci ricorda Gina Lagorio, in tempi difficili come i nostri.
La serata si svolge a cura dell’associazione Amici dell’organo “Pierino Regis” e di Cherasco Cultura. L’ingresso è libero.

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