Torturano gatta ammalata: salvata dalla Lida a Sanfrè

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Nonostante sia oggi la Legge a difendere i diritti degli animali d’affezione e sia quindi severamente punibile chi esercita nei loro confronti maltrattamenti, dispiace raccontare storie che – come quella di Peppa – dimostrano come sia ancora e sempre l’uomo il più pericoloso e crudele degli animali.

Peppa – questo il nome che le volontarie della Lida di Alba e Bra hanno dato alla protagonista di questa storia – è una gatta gravemente ammalata che ha avuto la sola colpa di “chiedere aiuto” alle persone sbagliate. Che, invece di accompagnarla da un veterinario, le hanno sparato tre colpi con un fucile a piombini. Il fatto è avvenuto lunedì scorso a Sanfrè, in via Beppe Fenoglio. Dove la gatta era stata notata, e allontanata a colpi di scopa, a causa del cattivo odore prodotto da una lesione all’orecchio sinistro che era stata colonizzata da larve di mosca carnaria.

«Abbiamo più volte risposto alle segnalazioni dei residenti – raccontano le volontarie della Lida – che lamentavano la presenza di un gatto ammalato e maleodorante. Il timore era quello che potesse contagiare le persone o i bambini nei cortili. Solo con una gabbia a trappola siamo riuscite a recuperare il felino – straordinariamente affettuoso nonostante i maltrattamenti subiti – per consegnarlo ai veterinari. Abbiamo così scoperto che la povera bestiola  aveva un tumore all’orecchio e che la lesione era gravemente infetta. E’ stata operata per rimuovere l’area malata e da una radiografia abbiamo notato tre pallini di piombo conficcati uno sotto la pelle (già rimosso) e due nei pressi della colonna vertebrale. E’ evidente che qualcuno o ha tentato di eliminarla oppure si è divertito a utilizzarla come bersaglio. Peppa non è ancora fuori pericolo.Peppa sta lottando per la sua vita: è in gravi condizioni ma ha una grande voglia di riprendersi. La cosa che più stupisce è quanto sia buona e affettuosa nei confronti delle persone nonostante ciò che ha subito».

Adesso Peppa deve reagire e rispondere bene alle cure. Se si salverà speriamo che trovi qualche persona in grado di farle dimenticare la brutta avventura e la cattiveria di noi “umani”. Intanto la Lida ha presentato una denuncia contro ignoti.

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