Torna, il terzo fine settimana di luglio, la 35ma edizione della veglia cravanzanese che da sette lustri ininterrotti racconta storie, personaggi e tradizioni di Langa.
Quest’anno il tema di fondo è l’impegno che associazioni, pro-loco, singole persone profondono per tenere vivi ed attrattivi i nostri piccoli borghi districandosi tra regolamenti sempre più complicati e fondi sempre più scarsi.
Sabato 20 luglio alle 21 nel giardino del castello di Cravanzana l’argomento sarà presentato, secondo tradizione, con una commedia che vuole essere un omaggio e un ringraziamento proprio a questi enti e persone . Sul palcoscenico si srotolerà una allegra e scanzonata metafora della lotta tra il privato tornaconto e il bene della comunità. Il lavoro, scritto da Walter Gabutti e recitato dagli attori della Associazione per gli Studi su Cravanzana, è intitolato “Mài ën tëŕ nisòŕe, mài ën tŕa vandëmmia” (Mai nelle nocciole e mai nella vendemmia).
Il protagonista è un improbabile parroco di campagna, molto amante del buon cibo, troppo interessato ai raccolti dei suoi due piccoli poderi e in perenne lotta con un campanile che fa le bizze. Tutto ciò lo distoglie ovviamente da impegni spirituali più alti e, per questo, deve fronteggiare quotidianamente la sincera ed ingenua devozione che i suoi fedeli hanno nei confronti dei due santi protettori. Al termine della serata, dopo averne tanto parlato sul palcoscenico, sarà servita al pubblico “la colazione del parroco”
Domenica 21 alle 9,30 nella chiesa parrocchiale sarà celebrata una messa cantata di ringraziamento per la 35ma Veglia: sarà anche l’occasione per ricordare le persone defunte che in questi anni hanno dato un contributo di idee e di lavoro per l’Associazione per gli Studi su Cravanzana . Il canto liturgico sarà eseguito dal coro della comunità, dalla violinista Silvia Cavallotto e da Gabriella Settimo all’organo e voce soprano.