Torna a La Morra il Cinema Belvedere, la rassegna cinematrografica in Piazza Castello

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LA MORRA – Dopo il successo della passata edizione, torna a La Morra in piazza Castello CINEMA BELVEDERE, la rassegna cinematografica all’aperto organizzata dall’Associazione Eventi e Turismo La Morra, grazie al Comune di La Morra e in collaborazione con l’Associazione Culturale Cinedehors.

La rassegna si svolgerà l’11 – 18 – 25 luglio e il 1° agosto, alle ore 21,30 (prenotazione consigliata tel. 0173-500344 – info@lamorraturismo.it). Nel rispetto alle norme vigenti anti-covid 19 gli ingressi saranno vigilati e verranno posizionate le sedie distanziate e igienizzate.

“Ringrazio il Direttivo di Eventi e Turismo per aver riproposto un programma di serate – dichiara Marialuisa Ascheri, Sindaco di La Morra – che l’anno scorso ha riscosso grande successo e che quest’anno assume un valore aggiunto proprio per l’emergenza vissuta che ha cambiato profondamente le nostre abitudini. La nostra bella piazza, uno dei punti più suggestivi delle Langhe,  diventa un palcoscenico per assaporare un buon film nella magia delle sere estive. Sono felice che la rassegna venga inaugurata con “E fu sera e fu mattina” particolarmente caro a La Morra e ai lamorresi. Vi aspettiamo dunque sul Belvedere per trascorrere, in sicurezza, momenti piacevoli e spensierati.”

 

Un filo rosso lega i quattro film del Cinema Belvedere a La Morra 2020: storie di donne.

Le figure femminili di un piccolo paese in E fu sera e fu mattina del regista albese Emanuele Caruso; la storia concreta e ironica di una donna che lotta contro un’industria che deturpa il paesaggio islandese in La Donna Elettrica; la protagonista Dilili del cartone animato Dililì a Parigi, del francese Michel Ocelot, un’insieme di bellezza, intelligenza e ironia per un imperdibile ed esilarante tour; ed infine, un intenso e avvincente ritratto femminile a due voci nello straordinario film brasiliano La vita invisibile di Euridice Gusmao.

CINEMA BELVEDERE inaugurerà la sera di sabato 11 luglio con un piccolo, grande, film. Si tratta di E fu sera e fu mattina del giovane regista albese Emanuele Caruso, che in questa occasione accompagnerà la pellicola, venendo in piazza Castello a presentarla agli spettatori e facendo vedere anche alcune parti dei filmati del backstage.

Si tratta di una serata davvero speciale per il paese.

Il film infatti è stato per la gran parte girato proprio tra le stradine e le piazze del centro storico di La Morra nel 2012, con la partecipazione amichevole di tanti volti conosciuti ai lamorresi che fanno da coprotagonisti o da comparse, ma non è mai stato presentato qui.

Il film, uscito nel 2014, ha girato moltissimo, in Italia e nel mondo. E’ stato prodotto con la forza di volontà e il denaro di tante persone comuni che hanno creduto nel progetto e che hanno raccolto la modesta somma sufficiente a girarlo.

La vicenda del film è semplice ma altamente drammatica: la vita di una piccola comunità di paese (Avila nel film è La Morra) viene sconvolta dall’annuncio che il pianeta Terra è destinato entro pochi giorni a essere distrutto da una catastrofe planetaria. Di fronte a questo disastro annunciato i singoli destini cambiano, le persone affrontano, ciascuno a suo modo, l’angoscia, e tutti si trovano a confrontarsi con i veri valori dell’esistenza. Le belle immagini del paesaggio langarolo e i volti delle persone comuni si mescolano in dialoghi serrati e la musica sottolinea le storie che vanno a intersecarsi e che ruotano attorno ad un parroco e a alcuni giovani.

Sabato 18 luglio verrà proiettato La Donna Elettrica di Benedikt Erlingsson (Francia, Islanda, Ucraina, 2018), la storia concreta e ironica di una donna che lotta contro un’industria che deturpa il paesaggio islandese.

Halla è una donna single di circa cinquant’anni che dirige un piccolo coro nella verde ed educata Islanda. La sua esistenza quotidiana e insospettabile nasconde un segreto: Halla è infatti anche l’ecoterrorista a cui il governo e la stampa danno la caccia da mesi, per i ripetuti sabotaggi che ha compiuto contro le multinazionali siderurgiche che stanno attentando alla sua splendida terra. Halla, insomma, non resta in casa a farsi bombardare dalle notizie e dalle immagini catastrofiche che arrivano dalla televisione, esce, agisce e punta in alto, a salvare il mondo. Punta letteralmente in alto, scagliando le sue frecce contro l’industria nazionale per cercare di fare breccia nelle coscienze di politici e conterranei.

Erlingsson scrive e dirige una storia tutta al femminile, nella quale il fisico e l’intensità espressiva di Hallora Geirharðsdóttir sono protagoniste assolute, addirittura raddoppiate dall’espediente narrativo della gemella di Halla, interpretata dalla stessa attrice.

Sabato 25 luglio verrà proiettato uno speciale film d’animazione per grandi e piccoli, Dililì a Parigi, regia di Michel Ocelot (Francia, 2018). Dililì è una piccola kanak meticcia, che arriva a Parigi, a fine Ottocento, imbarcandosi di straforo sulla nave che riporta in Francia, dalla Nuova Caledonia, l’insegnante anarchica Louise Michel, di cui diviene discepola. Nella capitale stringe amicizia con Orel, un facchino affascinante e gentile, che conosce tutto il mondo culturale e artistico della Belle Époque. Insieme a lui, scarrozzerà per tutta Parigi alla ricerca dei cosiddetti Maschi Maestri, una banda di malfattori che terrorizza la città, svaligiando le gioiellerie e rapendo le bambine.

Con la consueta, straordinaria abilità, Ocelot fonde l’intento educativo con un’immaginazione galoppante, la realtà, del paesaggio parigino, e dei tanti personaggi illustri chiamati a raccolta, con la freschezza di uno sguardo nuovissimo, che non teme il confronto con le icone, perché possiede in quantità gentilezza e coraggio.

Ed infine, sabato 1° agosto, un intenso e avvincente ritratto femminile a due voci nello straordinario film brasiliano La vita invisibile di Euridice Gusmao, regia di Karim Aïnouz (Brasile, 2019).

Euridice e Guida sono due ragazze che crescono nella stessa famiglia rigida e conservatrice. Quando Guida fugge una notte per incontrare il suo amante, Euridice acconsente di reggerle il gioco. Guida però non farà ritorno, sceglierà di sposarsi all’estero e la lontananza tra le due sorelle diventerà presto un abisso insuperabile quando il padre di entrambe deciderà di eliminare la peccatrice Guida dalla memoria della famiglia, impedendole di avere qualunque contatto con sua sorella.

Come e meglio del nostro L’amica geniale, il tentativo di portare al cinema una storia amata dai lettori di due donne complementari, unite e inseparabili è assolutamente riuscito. Il risultato è un’operazione che va ben oltre il letterario, diventa un film godibile a se stante, apprezzabile in primis per la scelta di raccontare la sorellanza in termini di amore smodato, ispirazione quotidiana, ricerca infinita in una Rio de Janeiro mai così piena di gente e di disperazione.

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