The Green Experience: l’impronta “verde” di Tenuta Carretta

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Con oltre 80 ettari di vigneti di proprietà distribuiti nelle più prestigiose aree viticole di Langhe e Roero, Tenuta Carretta ritiene che l’impegno nelle pratiche di sostenibilità ambientale non si esaurisca solo in una migliore qualità del prodotto ma rappresenti invece anche una quotidiana e importante azione di responsabilità. La possibilità di produrre vini in grado di esprimere l’identità di un territorio ha una premessa fondamentale nella tutela delle risorse naturali e nella cura dell’ambiente in cui i vigneti sono coltivati.

 

Per questo motivo l’azienda è dal marzo 2019 ufficialmente certificata “a viticoltura integrata” secondo i dettami del protocollo The Green Experience, voluto da Coldiretti Piemonte anche con l’intento – tra gli altri – di preservare i paesaggi vitivinicoli UNESCO di Langhe, Roero e Monferrato.

The Green Experience è infatti un protocollo di sostenibilità ambientale che si fonda su un miglioramento nella gestione della vigna ma anche nella conservazione del paesaggio, tutelato sia sotto l’aspetto della biodiversità che dell’aspetto estetico.

 

Sul piano tecnico e operativo Tenuta Carretta ha attuato da alcuni anni soluzioni rispettose dell’ambiente adottando i principi della lotta integrata. Nei vigneti aziendali non sono più impiegati diserbanti (compresi quelli per contatto, i cosiddetti “disseccanti”), è stato ridotto al minimo l’impiego di insetticidi grazie all’utilizzo delle trappole a feromoni, e favorito il ritorno nel vigneto degli antagonisti naturali, come alcune specie di uccelli e di pipistrelli, con l’installazione di appositi nidi. Anche per quanto riguarda il controllo delle patologie fungine, la somministrazione di polveri minerali a impatto zero miscelati ai consueti principi attivi ha consentito di ottenere ottimi risultati con dosi minime di prodotto impiegato.

La pratica dell’inerbimento, controllato attraverso successivi e ripetuti interventi di sfalcio dell’erba, ha contribuito infine a ricreare all’interno del filare quell’equilibrio ecologico indispensabile a garantire una migliore risposta della pianta, sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo.

 

Il vigneto è l’elemento fondamentale perché è da lì che ha origine la qualità del vino. –commenta Giovanni Minetti, AD dell’azienda -. Ma le nostre vigne non rappresentano un patrimonio prezioso solo per la produzione vitivinicola. Il riconoscimento Unesco pone l’accento su come queste colline vitate portino con sé anche un grande valore culturale, storico e sociale che ognuno di noi ha il dovere di custodire e valorizzare: rappresentano il cuore verde di un territorio verso il quale nutriamo un’immensa gratitudine.

Questi sono i presupposti che ci hanno portato anche a realizzare la Grape’s Road, il primo percorso audioguidato di trekking tra le vigne. Un’esperienza (gratuita) aperta a tutti, attraverso la quale possiamo condividere la nostra realtà vitivinicola e contribuire ad aumentare la consapevolezza di quanto la tutela di un territorio possa creare valore e bellezza.

Oggi però la vera sfida per noi produttori – prosegue Minetti – è quella di creare valore in un contesto di sostenibilità, un concetto che nasce come risposta al consumo irresponsabile di risorse naturali. L’idea strategica cha sta alla base delle nostre produzioni è quella di produrre vino cercando invece di preservare il più possibile queste risorse, utilizzando metodi che permettono di lavorare per una sempre migliore qualità dei prodotti con il minore impatto possibile sull’ambiente. Per questo motivo adottiamo le tecniche di viticoltura integrata e ci siamo certificati nell’ambito del progetto The Green Experience“.

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