Telecamere che fanno solo figura: nella rete di Bra sono una decina

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 «Com’è noto, la nostra città è all’avanguardia in provincia sulla videosorveglianza e le polemiche sollevate sono pretestuose. Infatti è nota la rapida obsolescenza di questi impianti, e molti ricambi sono introvabili per cui sono fisiologici alcuni malfunzionamenti cui poniamo rimedio con sostituzioni appena possibile». Lo ha scritto sul suo sito il sindaco Bruna Sibille. Il riferimento è a un articolo uscito il 3 dicembre scorso su queste pagine. Dava conto di un botta e risposta in Consiglio tra la lista civica di minoranza “Bra Domani” e l’assessore di “Città per vivere” Fabio Bailo. Tema: le videocamere del circuito comunale  di sicurezza che non funzionano. Non soltanto in frazione Bandito come denunciava l’interrogazione illustrata dal consigliere Sergio Panero. “il Corriere”, infatti, aveva aggiunto che nella rete braidese di 53 terminali ci sono diversi altri “buchi”. Quanti non ci era stato possibile precisarlo, perché l’assessore si scusò di non essere riuscito a reperire il dato richiestogli in tempo per la stampa del giornale. Dopo la “bacchettata” di Sibille siamo tornati a sollecitarlo e gentilmente abbiamo ottenuto risposta.A fare solo figura sono una decina di terminali, gli altri funzionano e sono curati in efficienza da un incarico di manutenzione anche straordinaria conferito a una ditta albese.

L’assessore Bailo ha ribadito che «l’Amministrazione, sempre attenta alle esigenze di sicurezza dei cittadini, crede nella video sorveglianza e pertanto, mediante partecipazione a futuri bandi e tramite risorse proprie – già previste per quanto attiene la manutenzione e la sostituzione –, lavora per mettere in campo soluzioni migliori.Per garantire la funzionalità della dotazione esistente e, per quanto possibile, implementarla ulteriormente».

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