Tasse: sconto Tari del 4,66%. Ma la Giunta «trucca» i conti?

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Bra non approfitterà dello «sblocco» governativo che consente agli Enti locali d’aumentare le tasse. Lo ha detto giovedì scorso in Consiglio l’assessore alle Finanze Gianni Fogliato (Pd) illustrando il bilancio preventivo del Comune. Imu, Irpef, Tasi, imposte su pubblicità e occupazione di suolo resteranno invariate nel 2019, anno elettorale. Mentre calerà rispetto al 2018 «in media del 4,66% per tutti» – ha annunciato Fogliato, la Tari. Proprio sulla tassa rifiuti, però, la Giunta è finita ancora una volta nel mirino di Claudio Allasia, capogruppo di minoranza del Movimento 5 Stelle, tornato a denunciare come i dati su cui si basa il suo piano tariffario sarebbero «fasulli».

Si tratta delle utenze non domestiche alle quali viene attribuito il 40% del costo del servizio. Secondo Allasia, invece, spetterebbe loro solo tra il 25 e il 28%. «L’anno scorso l’Amministrazione per attribuire il 40% aveva fatto che scrivere un valore ridotto della produzione complessiva di rifiuti; quest’anno tale valore lo ha scritto giusto, un po’ più di 16mi­la tonnellate, ma per far tornare i conti gonfia la parte non domestica portandola da poco più di 4.777 a oltre 6.900 tonnellate». Allasia avverte: «Il trucco emerge nero su bianco sulle carte, se una ditta le impugnasse in Tribunale vincerebbe alla grande» e sarebbero guai per il Comune. Che, prosegue Allasia, «ora fa lo sconto del 4,6% ma negli anni scorsi ha sempre applicato al piano finanziario Tari un’inflazione del­l’1,5% quando gli indici previsionali del Governo andavano da 0,1 a massimo 1 punto percentuale». Il piano vale circa 4,8 milioni, ogni ritocco dell’1% sono 48mila euro in più di tassa. Conclude Allasia: «C’è poi il capitolo morosità, per cui sul 2018 si stimava un mancato incasso di 510mila e sul 2019 si passa a 596mila euro. Altro che lotta all’evasione…».

Cosa risponde Fogliato? «Sono spiacevoli interpretazioni.Non trucchiamo nulla, i dati arrivano dal consorzio Coabser e vengono elaborati dagli uffici con lo stesso sistema in uso negli altri maggiori centri della Granda.A Bra nessuno paga un centesimo più del dovuto».Aggiunge il dirigente dell’ufficio Tributi RaffaeleGrillo: «Allasia parte da dati non omogenei e arriva, quindi, a un risultato sbagliato.Sull’inflazione: con l’indice citato si applica il coefficiente di produttività.Uno aumenta, l’altro diminuisce. Potevamo considerare negli anni un’inflazione diversa dall’1,5% standard, ma avremmo dovuto fare lo stesso con il coefficiente. Alla fine, sarebbe cambiato nulla». Sull’evasione ancora Fogliato: «Purtroppo sulla Tari è un fenomeno non facile da combattere.Ma ci stiamo impegnando a fondo anche con l’aiuto di consulenti esterni».

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