“Tartufo” con Giuseppe Cederna e Vanessa Gravina apre la stagione 2021/2022 del Teatro sociale di Alba

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Il Teatro Sociale “Giorgio Busca” inaugura la stagione 2021/2022 mercoledì 8 dicembre alle ore 21.00 con “Tartufo” di Molière, nella traduzione di Cesare Garboli e per la regia di Roberto Valerioche ne è anche interprete, nel ruolo di Orgone.

Protagonista accanto a Valerio è il Tartufo di Giuseppe Cederna, popolare protagonista della scena teatrale, cinematografica e televisiva che torna dopo i suoi one-man-show a inserirsi in un’importante produzione teatrale.

Il ruolo di Elmira è invece affidato a Vanessa Gravina, attrice versatile e amata dal pubblico, perfettamente a suo agio fra tv e teatro.

Completano il cast Massimo Grigò (Lorenzo), Irene Pagano (Marianna), Elisabetta Piccolomini (Madama Pernella), Roberta Rosignoli (Dorina) e Luca Tanganelli (Damide).

Rappresentata per la prima volta nel 1669, ma scritta cinque anni prima e poi censurata, la commedia di Molière è certamente tra le sue più note e una delle più rappresentate. Al centro della vicenda una famiglia agiata alle prese con un insolito personaggio, Tartufo.

Costui spacciandosi per uomo onesto, pio e altruista, riesce a conquistare la fiducia di Orgone, padrone di casa ricco e sprovveduto, tentando in realtà di appropriarsi del patrimonio dell’uomo e di sedurne la moglie. Valerio rilegge il capolavoro del grande commediografo francese – di cui nel 2022 ricorrerà il 400° anniversario della nascita – spostando l’azione dal Seicento all’Italia bene degli anni Settanta ed esplorando la modernità del personaggio ambiguo di Tartufo. Scrive infatti nelle sue note di regia: “Tartufo è molto più di un semplice impostore: un profeta anticonformista. Un guaritore. Un guru fanatico. Che denuncia, maledice e combatte (in apparenza) contro un mondo di materialismo, consumismo, lassismo, dissolutezza, permissività e amoralità. Questo angelo oscuro o demone pietoso irrompe in una famiglia borghese benestante, la sconvolge completamente, prende il controllo, la castiga, la rivoluziona, la assorbe.”

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