«In questo momento di gravità assoluta rispetto alla situazione climatica, quello che sconcerta è il silenzio assordante della politica. Non solo a livello nazionale ma globale». Così Carlo Petrini, il braidese fondatore di Slow Food, ha messo il dito nella piaga sui cambiamenti climatici ancora perfino negati da chi dovrebbe legiferare per contrastarli. Lo ha fatto a margine dell’incontro intitolato “Otto anni per fermare la crisi climatica”, organizzato al Campus Universitario Einaudi di Torino nell’ambito del secondo meeting europeo dei Fridays for Future. «Questo è un problema serio perché ho l’impressione che ci stiamo avvicinando verso un punto di non ritorno, e quindi la mobilitazione della società civile diventa estremamente importante» – ha aggiunto ancora Petrini. “Fridays for Future” (Venerdì per il Futuro”) è un movimento giovanile di protesta ambientalista e per il clima che ha tra i suoi leader più noti la svedese Greta Thunberg. Alla manifestazione è intervenuto un altro importante esponente originario del nostro territorio, il prof. Guido Saracco, rettore del Politecnico sotto la Mole. «Il nostro impegno – ha spronato Saracco – è mandare nel mondo migliaia di ingegneri che potranno intervenire in questi cambiamenti, ma rendiamoci conto che i cambiamenti climatici modificano i comportamenti e le abitudini sociali delle persone: pensare che il vino Barbera sia aumentato di gradazione per questo è impressionante per uno come me che viene da Costigliole d’Asti».
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