“Il nostro paesaggio sta perdendo la propria biodiversità a causa di due monocolture, quella della vite e quella della nocciola. È un grosso problema che va affrontato a livello di programmazione, occorre un piano regolatore dei terreni agricoli, che riequilibri gli impianti colturali in funzione della necessaria biodiversità”. E’ l’allarme lanciato dalle associazioni ambientaliste per la tutela dei paesaggi agricoli di Langa e Roero. “Intanto – si conclude l’appello – facciamo leva sulla sensibilità dei nostri contadini, perchè riservino nei campi angoli di biodiversità con alberi da frutto, siepi, peri Madernassa, fichi e querce; sarebbe un bel vedere, con piccole produzioni di frutta e ricadute positive sull’ecosistema”.
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