Sport working, imprese e mondo sportivo a confronto alle Cantine Ceretto di Alba

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Sport e impresa, due mondi che viaggiano in parallelo ma spesso faticano ad incontrarsi realmente. Da questo presupposto nasce il progetto “Sport working”, promosso dall’europarlamentare Tiziana Beghin, in qualità di Vice presidente dello Sports Group del Parlamento europeo, in collaborazione con il consigliere regionale Ivano Martinetti, con l’obiettivo di trovare una connessione tra sport, formazione e lavoro.

L’evento, alla sua seconda tappa dopo quella di Grugliasco nel giugno scorso, si è svolto questo pomeriggio nella splendida cornice delle Cantine Ceretto, in località San Cassiano ad Alba. Qui sono intervenuti esponenti istituzionali, del mondo dell’impresa e dello sport. Un momento significativo di confronto, accrescimento e conoscenza reciproca.

I saluti istituzionali sono toccati a Daniele Sobrero, Consigliere di Alba con delega allo Sport; Ivano Martinetti, Consigliere segretario dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale del Piemonte e Chiara Appendino, Deputata e Vicepresidente Federazione Italiana Tennis e Padel.

Per il panel imprenditori hanno preso la parola Roberta Ceretto, delle Cantine Ceretto, Giancarlo Scarzello di Gemini Project, Roberto Rolfo de Le migliori origini e Giulio Abbate di Generali Assicurazioni. Sul fronte sportivo invece hanno sono intervenuti Cataldo Vitale, Presidente di ASD Evolution, Mauro Peteani, responsabile ufficio tecnico di Biano Spa e Staff Evolution, Gianluca Costa, delegato FIGC Regione Piemonte ed ex presidente ASD polisportiva Montà d’Alba e Massumo Berruti, 7 volte campione d’Italia di pallapugno.

“Nel mio confronto quotidiano con gli imprenditori – afferma l’eurodeputata Tiziana Beghin – si evidenzia in tutte le aziende una difficoltà importante e comune nel trovare personale qualificato.
Dall’altro lato, nel mondo delle associazioni sportive riscontriamo un tasso di abbandono dell’attività sportiva nella fascia 16-19 anni e in età universitaria molto elevato, spesso legato alla difficoltà di far coesistere sport, formazione e attività lavorativa. Due scenari paradossali, da cui tuttavia si delinea un’opportunità per creare una sinergia per raggiungere un obiettivo comune”.

“Un lavoratore che pratica regolarmente sport – commenta Ivano Martinetti – fa bene a sè stesso, alla collettività, determinando minori costi sul bilancio sanitario (lo sappiamo bene in Regione…) ed anche
all’azienda che ha scelto di investire su di lui. Allo stesso modo un dipendente che pratica uno sport, sviluppa
competenze utili anche sul posto di lavoro, pensiamo ad esempio alla cooperazione per chi pratica attività  di squadra. E’ stato un splendido pomeriggio di confronto su questi temi importanti su entrambi i
versanti: sportivo e lavorativo”.

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