È vero che la mia malattia mi ha lasciato dei problemi fisici non ancora risolti, ma per fortuna sono in grado di pensare con la mia testa, di comunicare e anche di scegliere, eventualmente, di avere accanto delle persone che, senza alcun tipo di speculazione politica, cerchino di darmi una mano e una sincera collaborazione, quella che io avrei sperato di avere dal mio gruppo elettorale.
E tengo a precisare che ho tollerato le scelte della mia Giunta non conformi alla mia volontà, a volte in silenzio, a volte scrivendo lettere che non hanno avuto risposta, ma avrei atteso pazientemente di affrontare gli argomenti di persona con il mio gruppo. Ciò che invece mi ha spinto a scrivere è stata la grave mancanza di rispetto e la sfiducia pubblica che ho subito durante la serata dell’intervista alla Giunta, in particolare ad opera dell’assessore Gristina e preciso che la denigrazione nei miei confronti era iniziata già molto tempo prima. E questo non era più tollerabile in silenzio.