SOMMARIVA DEL BOSCO – Arriverà smentita della voce che avrebbe pensato di rivolgersi all’avvocato Marco Pedussia, per gli apprezzamenti rivoltigli pubblicamente da chi come lui era già stato vice e poi assessore anziano nella Giunta al governo del paese, in assenza (e a suo dire contro i propositi) dell’ex sindaco ammalato Matteo Pessione. Giorgio Gristina, protestatosi “fatto fuori” dalla lista da tutti pronosticata vincente alle ultime amministrative, l’anno scorso s’era subito sfogato in una lettera a questo giornale.
L’amarezza e una malcelata smania rosicona di rivalsa, non sembrano essergli passate. Con notevole nonchalance, rivelandosi “fan più attivo” della pagina Facebook del gruppo d’opposizione guidato da un altro ex sindaco a suo tempo da lui stesso ripudiato accusandolo perfino di metodi mafiosi, Gristina è tornato a scagliarsi contro l’attuale primo cittadino. Tre i pensieri al vetriolo postati dal macchinista Fs in pensione a lungo amministratore di Sommariva del Bosco. Nel più recente scrive che Pedussia «infischiandosene del parere di tutti i cittadini», «continua ad abbattere alberi secolari con le menzogne di sostituirli». Nell’altro, premesso «è colpa mia che mi ero fidato, l’ho vantato troppo», taccia anche l’attuale vicesindaca di fare «PadrePadrona». Prima, sulla revisionata raccolta rifiuti che tante critiche ha sollevato in paese, aveva denunciato «il sindaco vi usa» invitando la popolazione a ribellarsi. Le querele da qualcuno (mal)augurate, speriamo non partano. Costerebbero ai contribuenti, finirebbero probabilmente in nulla e amplificherebbero quanto nuovamente tocca al cronista constatare: il livello non bisognoso di ulteriori commenti del dibattito pubblico sommarivese.