Sommariva del Bosco: l’amaro saluto del sindaco Pessione

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Si è dimesso ieri Matteo Pessione, che era al suo secondo mandato alla guida dell’Amministrazione civica: in questo intervento spiega i motivi del suo gesto ed esterna ancora una volta rammarico per come è stato trattato dai suoi ormai ex collaboratori di Giunta

Riceviamo e pubblichiamo

Il giorno 6 settembre 2021, nonostante io avessi più  volte espresso la volontà  di rientrare in carica, ho rassegnato le dimissioni da sindaco, avendo constatato con mio profondo rammarico, che non vi erano più le condizioni per continuare a dare il mio contributo. Dopo un grave malore che mi ha costretto a lasciare la guida dell’amministrazione del Comune per parecchio tempo, non mi ero dimesso perché ero fortemente convinto di voler tornare a ricoprire il ruolo che i cittadini mi avevano affidato e che mi rendeva orgoglioso. Le cure e la riabilitazione sono state lunghe e interrotte dal Covid e questo ha purtroppo prolungato il periodo della mia assenza. Ho preso finalmente la decisione di cercare di rientrare nel dicembre 2020, quando i medici che mi hanno in cura hanno espresso il loro parere positivo: infatti, nonostante permangano delle limitazioni fisiche, dal punto di vista cognitivo sarei in grado di ricoprire ancora la mia carica. Ma da parte della mia Giunta non ho ricevuto alcun sostegno né incoraggiamento, anzi, l’ostruzionismo è aumentato.

Durante la mia assenza il compito del mio vice e della Giunta sarebbe stato quello di sostituirmi, di fare appunto le mie veci. Invece, quasi subito dopo il mio malore, è iniziata da parte degli assessori, anche attraverso interviste via web, un’azione denigratoria sul mio agire politico e amministrativo, disconoscendo quanto essi stessi avevano condiviso e approvato, azione culminata nell’intervista rilasciata ad una web tv locale durante la quale sono stato screditato pubblicamente. Poiché tale è stata la sorpresa e l’amarezza nel constatare la loro fermezza nel cercare di impedirmi di rientrare che ho voluto ragionare su quale fosse per il paese la soluzione meno dannosa.

Durante la mia assenza non sono quasi mai stato coinvolto nella vita amministrativa e sono state prese decisioni fortemente contrarie alla mia volontà, come l’aumento dell’Imu e la revoca del mio comunicatore istituzionale. 

Inoltre, a mia insaputa, sono stati utilizzati, scorrettamente e strumentalmente, certificati medici riservati, da me prodotti per un evento specifico, nel tentativo di farmi apparire non più idoneo a fare il sindaco e impedirmi di rientrare. 

Ringrazio i cittadini che in questo difficile periodo mi sono stati vicini e i dipendenti comunali per la loro collaborazione.

Matteo Pessione

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