SOMMARIVA BOSCO – Continueremo a prendere lo “stipendio” massimo finché lo Stato finanzierà in parte, altri 2 anni, poi se non contribuirà più lo rivedremo. Questa la risposta che la Giunta di Sommariva del Bosco ha dato in Consiglio comunale all’interpellanza dell’opposizione su una delibera che tanto fece discutere in paese dopo la notizia data dal “Corriere” a giugno. Quella che la nuova Amministrazione al suo insediarsi ha alzato al massimo possibile le indennità del sindaco Marco Pedussia, vice e assessori. Si tratta nel primo caso di 3.181,40 euro lordi al mese che diverranno 3.524,56 nel 2023 e 4.002 nel 2024; per la vice 1.590,70 che saranno 1.762,28 nel 2023 e 2.001 nel 2024; per ciascuno dei tre assessori 1.431,63 nel 2022, 1.586,10 nel 2023 e 1.800,90 euro nel 2024.
Altro che Pessione…
Cifre, ha rilevato il gruppo di minoranza SdB+, che per lo più pesano sul bilancio civico e sono superiori a quelle percepite per esempio a Cherasco, Racconigi e Bra: tutti centri più grandi. SdB+ nulla ha eccepito sulla legittimità della manovra, ma ha chiesto alla Giunta d’assumersene la responsabilità rettificando il testo della sua delibera.Togliendo che alzarsi la “paga” sia obbligatorio pena dover restituire a Roma i mancati adeguamenti. Cosa che non risulta stiano facendo le città citate sopra e neppure altre, tante, i cui amministratori non hanno approfittato almeno in parte delle concessioni del Governo Draghi, oppure le hanno destinate al sociale. Come l’ex sindaco Matteo Pessione, “fatto fuori” da chi gli è succeduto dopo la parziale disabilità fisica che l’aveva colpito in servizio. Pessione ha devoluto al Gruppo caritativo del paese tutto quanto percepito durante l’assenza per malattia dal Municipio.
Adeguata sinonimo di obbligatorio?
In soccorso della Giunta la segretaria Sonia Zeroli ha sostenuto che il termine «adeguata», riportato in delibera, vada interpretato come «obbligatorio». Dizionario alla mano, il capogruppo SdB+ Andrea Pedussia ha osservato che questo «non risulta nella lingua italiana». E commentato: «Qui non si ha il coraggio delle proprie azioni, ci si cela dietro un obbligo inesistente». Ricordando come i soldi «che mette lo Stato», non un’entità astratta ma l’Istituzione repubblicana a cui i sindaci giurano fedeltà, «sono sempre nostri», dei contribuenti.