Sommariva del Bosco: il Comune dona all’Avis poltrone o ferramenta?

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L’ex casa del Fascio, come ancora chiamano in paese questo stabile demaniale sede della sezione donatori di sangue, al centro di un altro “caso” imbarazzante

SOMMARIVA DEL BOSCO – Altro “caso” imbarazzante attorno all’ex casa del Fascio di Sommariva del Bosco. Questa volta volta riguarda uno stanziamento del Comune – che avrebbe dovuto acquisire l’immobile dal Demanio, ha rivelato di averlo utilizzato senza pagare l’affitto e vi ha affidato e poi fermato un appalto per il rifacimento del tetto – a favore dell’Avis, l’associazione donatori di sangue. Essa ha qui, in questo palazzotto al civico 72 di via Cavour già riferimento del partito unico nel ventennio fascista, la sua sede sociale.

«Ce le aveva promesse il sindaco ma ancora non sono arrivate, non ne so di più» – risponde al “Corriere” Michelangelo Papaianni, presidente di questa sezione dei benemeriti volontari in riferimento a una determina dell’ufficio Lavori Pubblici del Municipio. La determina è datata 29 dicembre 2022 ma è stata pubblicata soltanto da pochi giorni e all’oggetto riporta “Fornitura di 4 poltrone prelievi a terapia elettrica ad altezza regolabile – Avis”. Sembrerebbe trattarsi proprio della «promessa» fatta dal primo cittadino, Marco Pedussia, a Papaianni. Condizionale d’obbligo perché nel testo del documento alle poltrone non si fa più alcun riferimento. Anzi, dove si scrive di «affidare l’incarico» stanziando a bilancio dell’Ente locale 10.589,80 euro, si cita una «fornitura di materiale da ferramenta per la manutenzione ordinaria delle proprietà comunali».

Ferramenta? Proprio così. Le poltrone si acquistano o si ripareranno quelle già in uso all’Avis dove, stando a una interpellanza della minoranza consiliare discussa lo scorso autunno, a causa delle condizioni del tetto si sarebbero verificati «gocciolamenti d’acqua» piovana fin sugli arredi usati per le donazioni? La determina non lo chiarisce ma indica destinataria dell’acquisto una ditta veneta che si occupa di arredi per ospedali e comunità.

Il vicepresidente Avis Giovanni Maina, già assessore comunale, esclude che si possa ricorrere a una manutenzione delle attuali «brandine». «Arriveranno poltrone nuove e a colori sgargianti, a quanto pare i tempi si sono allungati ed evidentemente dovremo starci un po’ dietro a questa pratica» – commenta, informato di quello che pare l’ennesimo svarione nella comunicazione ufficiale di Palazzo Civico. E a differenza di Papaianni, secondo il quale i locali Avis non hanno nessun problema, Maina osserva che avrebbe preferito se «prima» delle “chaise longue” l’Amministrazione si fosse occupata di tenuta e decoro dei muri destinati ad accoglierle. Infatti la copertura dell’ex casa del Fascio appare da tempo in condizioni che definisce «molto preoccupanti». Per risistemarla Sommariva avrebbe beneficiato ormai quasi due anni fa di un contributo statale di 140mila euro. Ma i lavori, pur se appaltati d’urgenza e senza gara, non sono mai partiti. E adesso il finanziamento, sempre che sia ancora fruibile siccome il sindaco ha rivelato in Consiglio la singolare procedura messa in campo per ottenerlo, potrebbe non bastare più.

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