Sommariva del Bosco: acquedotto torna a posto, quanto durerà?

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E’ tornata potabile l’acqua che esce dai rubinetti a Sommariva del Bosco. Il sindaco Marco Pedussia sta facendo avvisare in paese che è rientrata l’ordinanza da lui emessa martedì, il divieto di attingere dall’acquedotto per consumo umano se non previa bollitura. Ancora un cedimento, questa volta da un pozzo di captazione, ha contaminato parte della rete con residui di terra e sabbia che hanno raggiunto le utenze domestiche. Il Comune si era subito preoccupato d’avvisare cautelativamente di non bere, poi l’ordinanza seguita agli esami dell’Asl e quindi il riproporsi in monologo video, un classico dell’epoca Covid, del primo cittadino. Su Facebook che pure in Consiglio deplora forse temendone la libertà d’espressione, Pedussia ha tranquillizzato e ammonito di evitare allarmismi. Altri internauti suoi collaboratori e loro parenti avevano già provveduto ai pochi azzardatisi a uscire dal coro dei commenti “bravo!” e “grazie!”. Chi aveva criticato la situazione o espresso dubbi sull’opportunità di fare la doccia con quel liquido vagamente giallastro, è stato rapidamente rimesso in riga.

Tamponato anche mediaticamente l’ennesimo incidente imbarazzante, si scommette su quante settimane passeranno prima del prossimo. Va così in un paese riuscito a inventarsi un premio per promuovere il miele che non ha, ma da quasi un lustro incapace di riportare all’onore della civiltà un servizio di basilare importanza come la fornitura idrica alla popolazione. 

Visto anche che si è attribuita compensi superiori perfino a quelli percepiti dagli amministratori di Bra, la Giunta sommarivese dovrebbe pretendere ben altro impegno dalla concessionaria del ciclo idrico. La stessa che nel 2019 demolendo il serbatoio sospeso di via 25 Aprile per sostituirlo con vasche interrate, ha messo in pressione un impianto di tubi vetusto e inadeguato. Non ha retto e non regge, le perdite che emergono sono una costante. E con le perdite i disagi per i cittadini e il continuo spreco di una risorsa preziosa come la potabile. 

Non si è messo, come si dice, il carro davanti ai buoi? Non si poteva evitare? Certo, ora è inutile chiederselo. Meno ozioso sarebbe che Pedussia imponesse alla ditta incaricata un cambio di passo nel pur avviato piano di adeguamento delle condotte. Perché al ritmo annunciato in estate, per completare le sostituzioni serviranno anni. E allora hai voglia a postare video per tener buono chi osasse protestare trovandosi a fare il bucato con la melma…

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