Somano: 16 panchine in legno per il nuovo sentiero

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È stato completato il sentiero di Somano dedicato alla cultura langarola e piemontese in generale, un sentiero reso possibile dall’artigiano Beppe Leardi che ha realizzato ben 16 panchine in legno di rovere che si accompagnano a pannelli esplicativi lungo i 5.800 metri che si inerpicano sulle colline, in mezzo ai boschi, toccando notevoli punti panoramici. Il percorso era stato inaugurato il 15 agosto dello scorso anno, ma nel corso dei mesi successivi è stato ulteriormente arricchito, ora le panchine, che rappresentano le tappe di questo sentiero che si può seguire a piedi o magari in bicicletta sono completate, verranno aggiunti solo ancora alcuni pannelli esplicativi relativi alla flora che si trova lungo la passeggiata. “Una passeggiata per innamorarsi” si ispira alla storia del nonno di Beppe Leardi, che è stata immortalata nel romanzo di Maria Tarditi (scritto insieme allo stesso Leardi) “Niente per caso”. Se lo spunto di partenza è questo (e si incentra soprattutto sul rapporto fra il nonno e il padre dell’artigiano), in realtà il tragitto si propone di offrire uno spaccato della cultura langarola e piemontese in generale, con citazioni dalla cultura alta (Pavese e Fenoglio) e da quella popolare, con tanti tradizionali e versi celebri. Lungo la passeggiata si possono ammirare due chiesette campestri, il monumento alla Resistenza e il rifugio costruito dai partigiani G. L. che in questa zona hanno combattuto (con la presenza del celebre partigiano francese Luis Chabas noto come Lulù). «A dispetto del nome sono panchine per chi si vuole bene, ricordano che a volte basta guardarsi ancora negli occhi per decidere di ricominciare. Ci si può innamorare dell’aria che si respira, dei panorami ammirati, degli alberi e dei fieri che costeggiano l’intero percorso» afferma l’autore dei manufatti realizzati lungo il sentiero Beppe Leardi. «L’artista e il nostro assessore Valter Bertero si sono occupati di creare questo percorso ad anello. Chi lo percorre sale sulla collina, entra in un bosco, si inerpica verso Bossolasco, ridiscende fino al monumento della Resistenza per poi tornare in paese» spiega il sindaco Claudio Paolazzo. «Ogni panchina è stata dedicata ai nostri cari e a personaggi storici; ricordiamo anche coloro che sono rimasti in questa piccola comunità, credendo nel Comune e magari stabilendo anche un polo di attività» ha aggiunto il vice sindaco Elena Clerico. In futuro il sentiero potrebbe collegarsi a quello dedicato alla Resistenza di Bossolasco.

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