Siamo ragazze ma vogliamo fare il meccanico: le storie di Elisabetta, Noemi e Domenica

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«Ho sempre saputo di voler fare il meccanico, già dalle scuole medie, ma suonava a tutti strano. Così ho fatto due anni di superiori nel settore commerciale prima di fare la scelta giusta, Enaip. Il colloquio tra mia madre e il tutor della scuola è stato fondamentale: l’ha rassicurata, spiegandole che non c’era nulla di strano in quella propensione».

Nel settore meccanico auto di Enaip Cuneo (Ente Acli Istruzione Professionale), frequentato prevalentemente da ragazzi, sono in aumento le ragazze, che vogliono intraprendere questa professione. Sono brave, determinate e non hanno paura di essere giudicate.

Elisabetta Chiotti frequenta il IV anno per diventare “TECNICO RIPARATORE DEI VEICOLI A MOTORE”. «La meccanica per me è istinto, ispirazione. Il fatto che sia una professione prettamente maschile non mi spaventa come non mi preoccupa stare in classe con tutti maschi. C’è un po’ di distacco, sicuramente dovuto alla differenza di età (io sono più grande), per il resto sono ben integrata. Le battute sul fatto che voglio fare il meccanico anche se sono una “femmina” mi fanno divertire. E poi non amo solo le auto ma anche la cucina, la musica e i trucchi; uno non esclude l’altro».

Al terzo anno del corso di “OPERATORE MECCANICO AUTO” c’è, invece, Noemi Luciano.  «È una scelta nata quasi per gioco. Sapevo di voler fare un corso manuale e vista la mia passione per le macchine, ho scelto questo percorso. I miei genitori mi hanno appoggiata, ed eccomi qua. Per fare questo lavoro ci vogliono precisione, controllo e pulizia, niente che una donna non possa avere. Altre passioni?  La musica, gli amici e il nuoto, anche se ha dovuto abbandonare le gare a causa di un infortunio».

Al secondo anno dello stesso corso, infine, troviamo  Domenica Cuccaro, figlia d’arte. «In famiglia ho sempre respirato il mondo delle auto; mio padre è carrozziere e il suo appoggio mi ha sempre dato serenità. Amo le auto sportive e sono appassionata di Formula 1. Ho praticato per anni danza classica e continua a piacermi. Leggo molto e scrivo racconti con me stessa protagonista ma come lavoro vorrei fare il meccanico. Inizialmente i miei compagni mi sottovalutavano, dicevano “sei una ragazza, non puoi farlo!”, mi escludevano dai lavori di gruppo. Non è stato facile. Col tempo le cose sono cambiate, hanno visto che sono brava, che mi piace e spesso mi cercano perché vogliono una mano».

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