Si spacciava venditore per la “Sorgenia”: nei guai albese e il suo socio informatico

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Il procuratore Alberto Perduca e il sostituto Simona Macciò di Asti hanno concluso le indagini preliminari e inviata relativa comunicazione ad A. R., albese, difeso dall’avvocato Roberto Ponzio, e a M. G., di Moncalieri (To), patrocinato dall’avvocato Giorgio Tribah del Foro di Biella. A entrambi viene contestata la sostituzione di persona a fini di truffa con l’aggravante di precedenti specifici.

I fatti contestati risalgono all’ottobre del 2015 e hanno per oggetto 500 contratti di fornitura di energia elettrica risultati falsi. Secondo quanto ricostruito, A. R. si recava porta a porta sostenendo di essere incaricato di vendita da parte della Sorgenia, una delle principali società italiane attive nel settore multiutility. In questo modo sarebbe riuscito a chiudere 500 contratti per le agenzie milanesi “Royal Group” e “Levi Gas” e per la “Linea Più” di Pavia richiedendo provvigioni per 40mila euro. Queste avrebbe dovuto dividerle con M. G. il cui compito era quello di compilare e trasmettere le transazioni per via informatica. Ma i contratti, in realtà, non sarebbero mai stati realmente conclusi positivamente con il cliente. Così come Sorgenia non aveva conferito ad A. R. alcun mandato a vendere. Di qui l’accusa di sostituzione di persona ai fini di truffa.

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