Si è conclusa ieri la XXIII edizione di Scrittorincittà

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Ieri, domenica 21 novembre, si è conclusa la XXIII edizione di scrittorincittà, la manifestazione dedicata al mondo dei libri che ogni anno riunisce scrittori e personalità del mondo della cultura, di fama nazionale e internazionale, per riflettere su tematiche di attualità, quest’anno all’insegna del tema “Scatti”.

Scrittorincittà è finalmente tornata in presenza, con circa 190 incontri e 260 ospiti , nelle storiche sedi della città di Cuneo e anche in nuovi spazi – come l’Auditorium Foro Boario. Una scelta condivisa dagli scrittori stessi, che ha permesso loro di tornare a sperimentare quell’atmosfera di comunità tipica del festival e di incontrare di nuovo dal vivo i loro lettori. Il pubblico ha risposto con entusiasmo, confermando il gradimento nei confronti dell’approccio interdisciplinare della manifestazione, ma anche con pazienza e disponibilità, sottoponendosi a tutti i controlli e limitazioni resi necessari dalla situazione sanitaria.

Accanto agli appuntamenti in presenza, scrittorincittà ha scelto di mantenere una modalità ibrida , trasmettendo alcuni incontri – esclusivamente o in parallelo – online. Ciò ha permesso ad alcuni ospiti che non avrebbero altrimenti potuto essere presenti di esserci (Patrice Lawrence, Neil Layton, Cody Cassidy, Kawai Strong Washburn), e al pubblico che non ha potuto, o voluto, partecipare dal vivo, di fruire comunque da casa del festival, cosa che sarà possibile anche in futuro, in asincrono, dal momento che molti degli incontri online resteranno sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della manifestazione.

Anche le scuole hanno scelto di tornare a incontrare gli scrittori: circa 70 gli incontri dedicati a loro, in presenza o a distanza, in modo da dare a tutti i bambini e ragazzi la possibilità di partecipare, secondo le modalità indicate dai singoli istituti.

L’organizzazione è grata a tutti gli autori che sono venuti a Cuneo e a tutti coloro che hanno partecipato agli incontri in presenza: era una speranza da parte del festival, ma non era scontato. Ringrazia altresì le decine di volontari che hanno reso possibile la gestione della manifestazione; gli sponsor che hanno aiutato ad affrontare le necessità di un’edizione così particolare; la stampa, per il supporto fondamentale nella comunicazione.

Tra gli appuntamenti che bene hanno rappresentato la gioia di ritrovarsi in presenza: l’incontro con Francesco Guccini, il teatro che ha cantato le canzoni di Lorenzo Baglioni, ballato la musica dei Beatles, ascoltato incantato il racconto di Ernesto Assante e Michele Serra, il patto generazionale di Potito Ruggiero e Federico Taddia, l’inedito confronto tra gli scienziati Francesco Sauro e Vincenzo Levizzani, il dialogo tra Jeffery Deaver e Massimo Carlotto, il pubblico che ha portato le proprie esperienze, anche non semplici, durante l’incontro con Viola Ardone, la generosità di Laura Boldrini, il teatro disegnato da Gek Tessaro, l’appuntamento per i piccoli con Chiara Carminati e Massimiliano Tappari.

Cuneo ha partecipato al progetto “Piazza Dante”, con incontri sulla Divina Commedia lungo tutto l’anno, e durante i giorni di scrittorincittà sono state effettuate riprese, registrate in luoghi in cui tutti i cuneesi si riconoscono e che racconteranno, in cinque pillole di prossima realizzazione, il rapporto fra Cuneo e il sommo Poeta.

Negli spazi del Palaclima , allestito in piazza Foro Boario, numerosi appuntamenti del festival hanno raccontato l’attenzione riservata al tema della tutela dell’ambiente e della mobilità sostenibile.

Come sempre è stata grande l’attenzione per i temi della memoria storica, della giustizia e della legalità, al centro, ad esempio, degli incontri di Luciano Violante, Gian Carlo Caselli, Maya De Leo, Laura Boldrini, ma anche del ricordo di Primo Levi, Nuto Revelli e Mario Rigoni Stern.

Chiudiamo oggi un’edizione di scrittorincittà fondamentale per il significato che assume con il ritorno all’incontro dal vivo – dichiara l’assessora Cristina Clerico – e possiamo dire con sereno orgoglio di aver vissuto una rassegna dai contenuti variegati e dai messaggi potenti. Intorno ai 260 autori ospiti si è ritrovata una comunità ampia che è l’anima del nostro festival; il pubblico, appassionato, attento e partecipe, ha reso vivi gli appuntamenti. Averlo ritrovato costituisce per tutti noi un grande stimolo per continuare a lavorare dentro e intorno al mondo dei libri. 

Scatti è stato il tema conduttore di quest’anno: scatti come balzi, come salti per andare avanti dopo mesi di immobilità fisica. Scatti in avanti per la scoperta, scatti d’ira contro le offese agli ultimi e scatti di orgoglio per riannodare la giustizia. Accelerazioni per rimettere in sesto il pianeta o il pezzetto di pianeta intorno a noi. Scatti come i clic delle istantanee – dell’universo e di casa nostra – perché la realtà è sempre più complicata e ha bisogno di album infiniti per essere catturata. Scatti rubati. Scatti che non hanno frontiere. Protagonisti del festival sono autrici e autori che gli scatti provano a farli. Storie che si muovono in territori inesplorati o racconti del nostro quotidiano catturati con occhi nuovi, coraggiosi. Per i bambini, per i ragazzi gli scatti sono la vita stessa, il loro modo di stare al mondo. È il momento di andare avanti, insieme: pronti agli scatti.

 

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