Si cambi il progetto del centro sul vino, Italia Nostra di Alba propone di usare un edificio esistente

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La sezione albese di “Italia nostra” è intervenuta, con una missiva inviata ai giornali e all’Amministrazione comunale di Cissone per segnalare le proprie osservazioni sul progetto di realizzazione di un centro che dovrebbe ospitare le fasi della filiera del vino: dalla produzione e lavorazione dell’uva all’imbottigliamento, fino alla degustazione ed alla vendita. “Seppur siano condivisibili quelle finalità, questa Sezione di Italia Nostra intende esprimere proprie osservazioni e una controproposta alla progettazione per il nuovo fabbricato da erigere” ha scritto l’associazione. La nuova struttura dovrebbe sorgere su un terreno di circa 3 ettari, vicino a piazza Ravina, presso il concentrico di Cissone.

È un punto particolare per le visuali panoramiche nel territorio cissonese. “Oltre a sottolineare che sarebbe stato meglio, più confacente, cogliere l’occasione per orientare l’intervento al recupero di qualche edificio in disuso o in abbandono (pure nello spirito del succitato Piano nazionale), tuttavia, osservando nella simulazione pubblicata il tipo di soluzione edilizia che è stato adottato, si evidenzia uno stridente inserimento del nuovo fabbricato nel paesaggio locale. Nei confronti delle panoramiche verso il concentrico di Cissone, così come per le osservazioni dal concentrico verso l’esterno, tale costruzione, a nostro avviso, appare di ostico inserimento” prosegue Italia nostra. La conclusione è un invito alla revisione del progetto: “Perciò questa Sezione di Italia Nostra rispettosamente chiede alle SS. LL., primamente la rivitalizzazione di una struttura preesistente, oppure una possibile revisione del progetto in questione, secondo linee esterne ben più attinenti alle peculiarità paesistiche”.

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