Servaj Festival, un successo oltre le attese e una prospettiva di sviluppo tangibile

0
267

DIANO D’ALBA – Prospettive concrete di sviluppo del turismo attraverso le molteplici declinazioni del concetto di wild,  diversi sentieri da percorrere in sella e il primo punto tappa pubblico di una nuova ippostrada, che unisca i vari Comuni della Langa del Sole, oltre al recupero della cultura e dell’autentica essenza delle Langhe.

Sono davvero molte le suggestioni che Servaj festival ha lasciato nella Langa di cresta, la Langa del Sole, al termine di tre giorni ricchissimi di esperienze.

Giovedì 26 settembre, oltre 140 persone hanno partecipato al convegno internazionale, ascoltando, grazie alla traduzione simultanea, le relazioni del professor Carlos Duarte Coelho Peixeira Marques, Professore all’Universidade de Trás-os-Montes e Alto Douro,  del dott. Julio Grande Ibarra e del dott Luca Santini, che hanno illustrato come il concetto di wildness sia stato fondamentale per lo sviluppo turistico del parco delle foreste casentinesi, della valle del Douro, di diverse aree della Spagna, che l’agenzia Sepinum ha coinvolto in progetti di sviluppo economico.

Nel pomeriggio, durante una tavola rotonda tra amministratori, titolari di maneggi e di strutture recettive, si sono esplorate le potenzialità dell’equiturismo nella Langa del Sole, a partire dai primi sentieri mappati, attorno al Comune di Diano e tra San Bovo di Castino e il Comune di Diano d’Alba.

Spianamento San Sebastiano, dove è stato in questi giorni realizzato un punto tappa utile per chi volesse farvi una sosta con il proprio cavallo, ha accolto circa folte delegazioni di bambini delle scuole primarie e medie dianesi, che sono stati impegnati al mattino e al pomeriggio in seminari didattici dedicati ai falchi, ai rapaci diurni e notturni e ai cavalli.

Ma la palazzina di loisirs del conte Rangone si è trasformata anche in uno spazio espositivo multimediale, con una dozzina di schermi che raccontavano le molteplici realtà ambientali, paesaggistiche e culturali della Langa del Sole, e ha accolto anche una mostra fotografica, nella quale sono state esposte 20 immagini, selezionate tra gli oltre 180 scatti pervenuti al contest #Servajfestival.

Letture sul far della sera, visite guidate all’interno del settecentesco palazzotto di campagna, che tradisce ancora la primitiva origine di convento, e tanta musica hanno accompagnato la serata del 27 settembre, mentre sabato 28 settembre sono tornate a primeggiare, nella prima parte della giornata, le esperienze all’aperto, alle quali hanno partecipato oltre 200 persone. Sono più di 150 i visitatori, grandi e piccini, che hanno provato l’emozione di salire in sella per percorrere alcuni degli anelli tracciati o il lungo percorso di cresta fino alla collina del Pavaglione, l’itinerario panoramico fino al Belvedere di Diano o il semplice tondino destinato ai pony. E il libro dei pensieri, all’ingresso, si è riempito di quelle emozioni, di frasi, riflessioni, citazioni o anche semplici firme e cuori, lasciati dagli amici del Servaj.

Alla sera, la magia degli strumenti musicali rinascimentali, che il liutaio Michele Sangineto aveva presentato il 26 durante il convegno, ha toccato le corde dello spirito richiamando alle risa e alle danze, sollecitando applausi scroscianti. Oltre 150 i ballerini che, ammaliati da Lyra Danz, Quba Libre e antica liuteria Sangineto hanno trasformato il padiglione e il prato nel parco in una grande, unica sala delle feste, mentre al tramonto il coro rinascimentale della Famija Albèisa è stato protagonista di un delicato cameo eseguendo partiture ricercate e popolari, testimoni sinceri e “sonanti” della cultura musicale e folcklorica italiana ed europea.

 

Giandomenico Genta, il presidente di Fondazione Crc, che ha creduto in Langa del Sole, finanziandolo come “Progetto faro”, ha dichiarato: “Investire sulla valorizzazione dell’Alta Langa, zona ancora poco inserita nei percorsi turistici nazionali e internazionali, ma con grandi potenzialità di sviluppo in ambito paesaggistico, naturalistico e culturale, è l’obiettivo che la Fondazione intende centrare con il progetto Langa del Sole. L’ampia partecipazione agli appuntamenti di questo fine settimana promosso a Diano d’Alba sottolinea quanto questi temi siano d’interesse non solo per il pubblico più ampio, ma anche per gli esperti e gli operatori in ambito turistico”.

Ezio Cardinale, sindaco di Diano d’Alba, non nasconde la soddisfazione: “Definire il successo di Servaj Festival “oltre le aspettative” è un eufemismo. Tre giorni di full immersion nella natura, nel paesaggio, nella cultura della Langa del sole, con Spianamento San Sebastiano di Diano d’Alba come punto di riferimento. Convegno, discussioni pubbliche, anche con prestigiosi ospiti internazionali per evidenziare ulteriori potenzialità del meraviglioso territorio. Grande presenza di pubblico di cui moltissimi ragazzi, in cerca di esperienze reali e non soltanto virtuali. Tutto questo e la possibilità di vivere ed entrare in uno dei luoghi simbolo di Diano hanno reso Servaj Festival un’esperienza per noi indimenticabile”.

I numeri del Servaj Festival:

  • Oltre 800 persone partecipanti
  • 3 centri ippici direttamente coinvolti e 2 centri equestri partner
  • 3 nuovi sentieri individuati
  • Oltre 150 visitatori sono saliti in sella
  • Circa 50 cavalli si sono fermati a Spianamento San Sebastiano
  • 1 maestro falconiere è intervenuto con una decina di rapaci
  • 3 gruppi musicali sono stati protagonisti della serata del 28 settembre
  • 1 mostra di numerosi strumenti musicali rinascimentali ha affascinato il pubblico
  • Una decina i gruppi che hanno partecipato alle visite guidate all’interno dell’edificio
  • Oltre 180 gli scatti pervenuti al photo contest #ServajFestival
  • Circa 50 escursionisti hanno partecipato al trekking a piedi tra i Sorì

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui