Secondo Coldiretti in zona gialla possono riaprire 25mila strutture ristorative in Piemonte

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Piemonte in zona gialla: hanno potuto riaprire con il servizio al tavolo oltre 25 mila
strutture della ristorazione tra ristoranti, bar, pizzerie ed agriturismi. E’ quanto emerge
dall’analisi della Coldiretti sugli effetti della nuova Ordinanza del Ministero della Salute in
vigore dal 10 al 15 gennaio. Nelle zone gialle comunque le attività di ristorazione al
tavolo sono consentite solo dalle ore 5,00 alle 18,00 con la possibilità della consegna a
domicilio, nonché fino alle ore 22 della ristorazione con asporto.
“In realtà lo stop and go delle ordinanze per le aperture e le limitazioni presenti in molti
casi creano ostacoli alla programmazione delle attività – spiegano Roberto
Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale -.
Gli effetti della chiusura della ristorazione, infatti, si fanno sentire a cascata sull’intera
filiera agroalimentare Made in Piemonte con disdette per le forniture di prodotti che
vanno dal vino alla carne, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta
qualità, eccellenze che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco.
Per poter ripartire in tutti i settori è importante continuare a seguire le indicazioni per
arginare i contagi, ed evitare ulteriori chiusure che continuerebbero a minare la nostra
economia. Le limitazioni alle attività di impresa devono, dunque, prevedere un adeguato
e immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e
l’occupazione. Oltretutto, proprio quando ci potrebbe essere una maggiore attività, come
nei fine settimana, gli agriturismi, in particolare, risentono delle chiusure essendo
strutture che hanno un ridotto numero di posti a tavola e sono, solitamente, aperti
principalmente nei fine settimana”.

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