Seconda settimana Zoé in città a Cuneo

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Dopo un weekend di inaugurazione che ha visto una grande partecipazione da parte del
pubblico cuneese, con concerti, dj set e spettacoli di circo contemporaneo, il festival Zoé in città
continua il suo programma non stop con altri appuntamenti che promuovono la cultura e l’arte,
intese come strumenti reali in grado di contribuire positivamente al cambiamento sociale.
Si parte con la rassegna di cinema del reale curata da Andrea Fantino.
Martedì 16 agosto alle 21:30, nello spazio esterno al tendone, verrà proiettato all’aperto
“Donbass” un film del 2018 di Sergei Loznitsa dedicato alla guerra che ha preceduto l’invasione
russa in Ucraina. Una guerra civile, tra separatisti e antiseparatisti, raccontata in dodici episodi
ispirati a fatti reali con uno sguardo profondamente sarcastico e capace di indagare l’umanità in
gioco. Entrata libera, senza prenotazione.
Mercoledì 17 agosto alle 21 si conferma la vocazione sociale del collettivo Zaratan – realtà
associativa alla base del festival – con una serata proposta dall’associazione cuneese MiCò Aps,
interamente dedicata ad una riflessione su “La frontiera che ci attraversa”. Proiezioni di due
documentari che in modo diverso affrontano l’idea di frontiera trattando di migrazioni, spazi urbani,
corpi e territori: “Climbing Walls, Making Bridges” del trio Fantino-De Martini-Behzadi e “Makhno”
di Sandro Bozzolo. Il primo lavoro, concentrato su pratiche di parkour e capoeira a Torino, sarà
arricchito dall’introduzione di Nicola De Martini Ugolotti, regista e docente di Cultural Studies
all’università di Bournemouth, Inghilterra. A seguire una performance artistico-musicale condotta
dal compositore di musica elettronica e artista multimediale Simone “Sims” Longo che porterà il
pubblico ad immergersi in una dimensione sonora profondamente interculturale e – a sorpresa
certamente per alcuni – profondamente cuneese. Entrata libera, senza prenotazione.
Si continua giovedì 18 agosto alle 21 con lo spettacolo teatrale-musicale “Toponomastica” di
Marta Pistocchi (violinista della compagnia Circo Zoé) e Alessandro Sicardi. Gli artisti cercheranno
di rispondere alla domanda: “Se i topi sapessero parlare cosa direbbero delle nostra (e loro)
città?”. Il pubblico cuneese potrà adottare almeno per una serata la prospettiva dal basso degli
ultimi, degli emarginati, ma anche di quelli che vedono nei paesaggi urbani una possibilità infinita,
un laboratorio di socialità che può unire molto più che dividere. Teatro-canzone, cabaret,
leggerezza, originale ma con influenze più disparate, da Moni Ovadia a Gabriella Ferri, da
Jannacci alla Banda Osiris.
Venerdì 19 agosto alle ore 20 una serata che unisce la musica all’acrobatica circense. Si parte
con un concerto per piano e voce: “Mettete dei fiori nei vostri cannoni”, con Valeria Arpino e
Giorgiano: il tempo passa ma i problemi non cambiano e le canzoni di protesta e di denuncia degli
anni 60/70 sono attuali più che mai. Seguirà alle 21 lo spettacolo “Oteto” del Collectif Na
Esquina, che arriva a Cuneo dal Brasile per un duo corpo a corpo in uno spettacolo nato dalla
ricerca sulla “saudade” – una parola portoghese ritenuta intraducibile e legata alla mancanza, alla
nostalgia, all’assenza, ma anche alla speranza dell’incontro. Una meditazione impreziosita da
musica dal vivo, portée acrobatiche e cerchio aereo.
Danza contemporanea e memoria, musica e nomadismo: ecco gli ingredienti della serata di
sabato 20 agosto. Alle 21 il collettivo CIFRA_danzateatro, già protagonista della scorsa
edizione, propone un primo studio per “CORPOPERNATURE”. “Qual é la natura delle forze che
ci animano?” Corpo per Nature è un dispiegamento delle memorie racchiuse nei corpi degli
interpreti, che si fanno portavoce dell’urgenza di riconnettere la società contemporanea con i

luoghi da cui proveniamo. A seguire sul palco “Love”, tra lucine e scritte led sempre più
fotografate dagli abitué dello spazio “Zoé in città”, il concerto di Dōna Flor, band composta
da Cecilia Fumanelli (voce) Simone Riva (chitarra e charango), Max Confalonieri (basso)
Lucio Sagone (percussioni), Diego Zanoli (fisarmonica). Al centro il nuovo album “Voyage
Extraordinaire” che abbraccia musiche di ispirazione centro e sudamericana, ma anche
capoverdiana e mediterranea, ballate e atmosfere jazz. Un percorso che porta l’ascoltatore
attraverso atmosfere “meticce” e differenti, che parlano di amore profondo, orizzonti e albe,
giungle e deserti, viaggi e utopie.
Si ricorda che lo spazio di Zoè in città è aperto tutto il giorno per momenti di relax, svago,
incontro, lavoro-studio e allenamenti liberi, servizio bar e in serata anche pizze e pop corn.
Zoè in città continua fino al 30 agosto con altri appuntamenti sotto e fuori il tendone. Per
consultare il programma completo: www.zoeincittà.it, per info e domande: 3703474145.
Foto di Francesca Barbero,

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