Scuole, parte il conto alla rovescia

Resta l’incognita delle sospensioni delle lezioni legate agli interventi del Pnrr di edilizia scolastica

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Scuola, mancano pochi giorni al termine dell’anno scolastico. L’ultima campanella suonerà sabato 10 giugno, in attesa dell’inizio degli esami di licenza media (ogni istituto approverà un calendario) e di maturità (con la prima prova scritta fissata per il 21 giugno. Nel frattempo si è già proiettati all’anno prossimo. Come ogni anno la Giunta regionale ha pubblicato il calendario scolastico 2023-2024, per il quale sono previsti 206 giorni di lezione in aula negli istituti in cui si fa lezione dal lunedì al sabato, mentre sono 174 dove si resta in classe fino al venerdì.

 

Si partirà l’11 settembre e si proseguirà fino all’8 giugno (il 28 per le materne). Per chi vuole pensare alle vacanze, ebbene il prossimo anno potrà contare su interessanti opportunità di ponti. Il primo arriverà sabato 9 dicembre in occasione della festa dell’Immacolata. In concomitanza della Festa della Liberazione del 25 aprile, che il prossimo anno cadrà di giovedì, è previsto l’inserimento di un ponte di due giorni: le scuole resteranno chiuse, quindi, anche venerdì 26 e sabato 27 aprile. La pausa natalizia inizierà il 23 dicembre e proseguirà fino a lunedì 8 gennaio. Le vacanze di carnevale saranno dal 10 al 13 febbraio, mentre per le festività pasquali le scuole chiuderanno da giovedì 28 marzo a martedì 2 aprile.

Questo è davvero tutto, fatta salva la clausola di flessibilità, introdotta nella delibera. In pratica è prevista una deroga, nel caso in cui fosse necessario sospendere l’attività didattica a causa dell’esecuzione di interventi di edilizia scolastica correlati ai finanziamenti del Pnrr. In questo caso, potrebbero essere previste eventuali anticipazioni sulla data di inizio del calendario scolastico, ma le modifiche dovranno essere preventivamente concordate tra istituzioni scolastiche ed enti locali competenti, per l’organizzazione dei servizi complementari come trasporti e mensa, dando comunicazione degli accordi all’Ufficio scolastico regionale e al competente settore regionale.

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