SCUOLA E DEMOCRAZIA – Docenti albesi solidali con la collega palermitana censurata da Salvini

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I sottoscritti docenti dell’Iiss “Piera Cillario Ferrero” di Alba, unitamente alla dirigente scolastica, dott.ssa Paola Boggetto, dichiarano quanto segue.

In qualità di servitori dello Stato e, quando in servizio, di pubblici ufficiali, ci preme ricordare:

• l’art. 33 della Costituzione della Repubblica Italiana: «L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”

• il comma 1, art. 3 del Dpr 62/2013, noto ai più col nome di “Codice di comportamento dei dipendenti pubblici”, il cui incipit recita:” Il dipendente osserva la Costituzione, servendo la Nazione con disciplina e onore […]”

• l’art. 1 del D.Lgs.  297/1994: “Ai docenti è garantita la libertà di insegnamento come autonomia didattica e come libera espressione culturale del docente. L’esercizio di tale libertà è diretto a promuovere, attraverso un confronto aperto di posizioni culturali, la piena formazione della personalità degli alunni”.

Potremmo citare altri articoli, commi, leggi, ma anche intere letterature di pedagogia… da sempre il corpo docente (noi aggiungiamo GIUSTAMENTE) è sollecitato, nelle sue ore di servizio, a stimolare negli studenti capacità critiche, spirito di osservazione, semplice curiosità, oltre a sviluppare mere competenze e conoscenze. I sopracitati articoli e leggi forse a molti possono sembrare semplici parole, vuoti vocaboli, ormai privi di senso. Non per noi docenti. Non per noi insegnanti dell’Istituto “Piera Cillario Ferrero”.

CREDIAMO fermamente che nei riguardi della NOSTRA collega, prof.ssa Dell’Aria (la cui vicenda è, ahinoi, nota a tutti) sia stato effettuato un atto non solo banalmente eccessivo, ma del tutto spropositato. CREDIAMO fermamente che l’azione punitiva espressa nei suoi confronti da parte dell’ispettorato di riferimento sia una palese violazione dei sopracitati articoli. CREDIAMO fermamente che gli studenti abbiano il dovere di porsi domande e il diritto anche di commettere errori. CREDIAMO fermamente che la scuola non sia solo un luogo dove “parcheggiare” figli di genitori disinteressati, non sia solo un luogo che crolla alla prima scossa di terremoto, non sia solo il luogo dei promossi e dei bocciati, ma sia la culla della formazione e dell’educazione, laica e pubblica. CREDIAMO fermamente nel nostro lavoro, purché svolto nel rispetto non dei “clienti”, ma degli studenti dell’oggi e cittadini del domani. CREDIAMO fermamente che la solidarietà vada espressa nei confronti della collega, ma anche dei suoi studenti a quali è stato sottratto il diritto al confronto e al dialogo a causa di quest’azione repressiva e censoria. CREDIAMO che in quella scuola di Palermo siano stati lesi i più elementari diritti (paradossalmente mentre si stavano espletando i doveri) di tutta una comunità.

Che non è solo scolastica, né siciliana.

Una comunità che si chiama REPUBBLICA ITALIANA.

Il dirigente scolastico

dott.ssa Paola Boggetto

(seguono oltre 60 firme)

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