Scuola: A Neive tutto pronto per la partenza delle lezioni

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NEIVE – E’ tutto pronto, almeno riguardo alle competenze relative al Comune, per la partenza dell’anno scolastico il 14 settembre. Il Comune infatti si occupa della gestione dell’edificio e dei servizi di supporto agli studenti e ha predisposto il programma per l’accoglienza di bambini e ragazzi in sicurezza alle lezioni. Per quanto riguarda l’edificio scolastico tutti gli spazi sono stati preparati perché gli alunni siano in classe distanziati e in sicurezza. A partire dalla metà di agosto l’Amministrazione guidata da Annalisa Ghella ha lavorato insieme all’Istituto comprensivo per la sistemazione delle eventuali criticità. All’interno dell’edificio sono stati effettuati i lavori necessari perché le aule siano pronte. Sono state ordinate pareti scorrevoli e preparato i tavoli. Per ottenere lo spazio necessario sono stati sacrificati alcuni laboratori, ma tutte le lezioni si svolgeranno all’interno dell’edificio scolastico.

Meno problematica invece la situazione della mensa già in partenza. «La nostra mensa scolastica è abbastanza capiente per ospitare tutti gli alunni della scuola in sicurezza, le amministrazioni che mi hanno preceduto sono state lungimiranti da questo punto di vista. Per evitare gli assembramenti bambini e ragazzi arriveranno in mensa e si siederanno al loro posto dove verranno serviti con un piatto, suddiviso in tre sezioni che conterrà tutto il pranzo. Così non si alzeranno da tavola per non creare assembramenti» spiega la prima cittadina. Per quanto riguarda il trasporto scolastico l’Amministrazione comunale ha recuperato uno scuolabus da utilizzare solo per i bambini della scuola materna, per cui le restrizioni sono meno stringenti ed è stato preparato l’altro per gli altri studenti «Lo scuolabus sarà rifornito di un termoscanner con cui verrà controllata la temperatura di bambini e ragazzi prima di salire. In questo modo il viaggio si svolgerà in sicurezza e ci sarà una verifica prima dell’ingresso a scuola anche se parziale visto che riguarderà chi utilizza il servizio di trasporto pubblico» conclude Annalisa Ghella.

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