Scomparsa di Amilcare Merlo, capitano d’industria: il cordoglio delle Istituzioni

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«Un uomo, un imprenditore, che ho avuto la fortuna di conoscere personalmente e di ammirare per le sue straordinarie doti umane e professionali. Sono grato per il suo generoso e costruttivo impegno sociale, sempre in prima fila a sostegno delle esigenze del territorio, anche e soprattutto sul fronte della Sanità.

Sono certo che la sua esperienza sarà di esempio e conforto per tutte le persone di buona volontà che intendono fare della propria vita un’occasione di crescita e progresso per tutti».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, ricorda l’imprenditore cuneese e cavaliere Amilcare Merlo, scomparso questa mattina all’età di 87 anni.

Con Amilcare Merlo l’economia cuneese perde un altro dei suoi pilastri. Sono profondamente addolorato per la scomparsa di un grande imprenditore e di un uomo per bene”.

Così il Senatore Giorgio Maria Bergesio commenta la scomparsa, avvenuta questa mattina, del cavaliere Amilcare Merlo, fondatore e presidente, con la sorella Natalina, morta un anno fa, del Gruppo Merlo di San Defendente di Cervasca, impresa storica del Cuneese e leader in tutto il mondo del settore della produzione di macchine operatrici telescopiche. Fondata nel 1964, oggi l’azienda conta circa 1.500 dipendenti ed una produzione di oltre 7mila macchine l’anno.

“Il Gruppo Merlo è un’azienda ormai cresciuta e stimata a livello internazionale, ed annovera numerosi premi per l’innovazione delle sue macchine. Ma nonostante la crescita esponenziale, grazie alla famiglia Merlo il Gruppo è rimasto molto legato al nostro territorio che ha contribuito a far conoscere in tutto il mondo grazie al successo delle sue produzioni”, afferma Bergesio, che conclude: “Imprenditore lungimirante e visionario, Amilcare Merlo considerava i dipendenti come una famiglia allargata e si è sempre distinto per il suo legame con il Cuneese: ricordo ad esempio quando fu in prima linea per l’aeroporto di Levaldigi con l’iniziativa che permise allo scalo cuneese di sopravvivere. Per tutti noi la sua scomparsa rappresenta una grave perdita. Sono vicino alla sua famiglia, alla moglie Denise e ai figli Cristina, Paolo, Silvia, Andrea e Marco, ai quali esprimo le mie più sentite condoglianze”.

Il presidente della Provincia, Luca Robaldo: “La Granda piange uno dei suoi più grandi imprenditori, un vero capitano d’industria che ha dato lavoro e ricchezza a Cervasca, alla provincia di Cuneo e a tutto il Paese, con l’intuizione di brevetti e la produzione di macchinari all’avanguardia nel settore. Esprimo il cordoglio alla famiglia, ai dipendenti dell’azienda e ai figli che sapranno portare avanti l’attività con lo stesso impegno e capacità”.

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