Le proposte datoriali , in primis quella di un generale ridimensionamento delle relazioni industriali con progressiva privazione della rappresentanza e partecipazione dei lavoratori, seguono la logica della flessibilità e precarizzazione dei rapporti di lavoro, soprattutto per quei lavoratori part/time destinati ad aumentare se dovesse passare la richiesta di cancellazione del limite previsto per azienda. Anche i riflessi economici, legati agli indici inflattivi e ai corrispettivi dei committenti, appaiono lontanissimi dalle proposte sindacali che sollecitano invece maggiore sviluppo del welfare e delle indennità contrattuali, riconoscimento delle professionalità, condizioni di lavoro a tutela della salute, formazione continua.
Come Organizzazioni sindacali riteniamo sia indispensabile mettere al centro della trattativa una sfida più ampia, globale, che guardi ad una modernizzazione del settore in chiave ecologica a partire dal ciclo integrato dei rifiuti, ad una parallela qualità ambientale , a tariffe più giuste e contenute per i cittadini, alla crescita delle aziende a relativo sviluppo industriale.
Chiediamo infine, per le lavoratrici e i lavoratori del settore, nuove tutele e un miglioramento nella classificazione del personale, un contratto unico che preveda l’allargamento del campo di applicazione verso gli impianti di riciclo.
Lo sciopero nazionale interesserà l’intera giornata e riguarderà tutti i turni di lavoro con inizio nella medesima giornata.