Sabato 5 marzo commemorazione della battaglia partigiana a Santo Stefano Roero

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Due anni dopo: per riannodare i fili della memoria, che può (e deve) essere più forte di quella che è stata la più grande criticità dal Dopoguerra a oggi. Dove eravamo rimasti, nell’opera di ricordo della Lotta di Resistenza? A due anni fa: proprio agli albori dell’emergenza sanitaria. Quando – pur con un programma risicato a causa di difficoltà che parevano “solo” economiche – in terra roerina si era scelto di proseguire nella commemorazione dei vittoriosi combattimenti partigiani di Cisterna d’Asti e Santo Stefano Roero.

Proprio qui, nel marzo del 1945, un pugno di valorosi combattenti della gloriosa brigata Canale ebbero la meglio su una colonna di circa 400 repubblichini: un fatto che fece la storia della Resistenza e della lotta di liberazione in Piemonte, di cui parlò anche la leggendaria Radio Londra, e che da diversi anni si svolge ad anni alterni in terra sanstefanese e nel non lontano paese astigiano. All’epoca dei fatti più recenti, la scelta pareva volgere verso una manifestazione in scala ridotta rispetto a quelle passate: a causa delle prospettate difficoltà finanziarie del Comune di Santo Stefano Roero (ma non era ancora “esplosa” la situazione che portò alla delicata congiuntura tuttora esistente, alle dimissioni del sindaco, al commissariamento, all’innesco della cosiddetta “Operazione Feudo” condotta dalla Guardia di Finanza di Cuneo su parte degli amministratori dell’ultimo lustro, alle nuove elezioni), che si era trovato “costretto” a tagliare i fondi alla cerimonia. Si era deciso di proseguire, da soli: l’associazione “Franco Casetta” (erede di memoria della 23ª Brigata Canale), il Polo Cittattiva e gli alpini, oltre che il Comune di Cisterna d’Asti con cui, per anni, la manifestazione si è svolta alternandosi tra i due paesi a cadenza biennale. Poi venne, concreto come una scure, l’incubo-Covid: e una sospensione, una quasi-clandestinità, appena appena intervallata da istanti di memoria “volanti”, in questo biennio, per non sorvolare del tutto su una data importante per la storia del Roero.

Ed ora è tempo di ripartire, sabato 5 marzo: a 77 anni da quella battaglia, con gli stessi organizzatori di due anni fa, ma con il ritorno ufficiale d’apporto dell’amministrazione sanstefanese e l’entusiastico appoggio della sindaca Giuseppina Facco oltre che ovviamente degli alpini del luogo. Appunti di memoria e d’interpretazione di passato e presente. Accadrà con il ritrovo alle 9.45 presso il cippo memoriale di località Carretta, in cui quello scontro si svolse: con un istante ufficiale e una successiva camminata sui luoghi del combattimento, per rimembrare posti, ma anche nomi, vicende. Si continuerà alle 16, presso il castello di Cisterna d’Asti: con la presentazione del libro “Attila, Pepe e gli altri: la lotta partigiana tra il Monferrato e le Langhe” a cura di Mario Renosio, ricercatore dell’Istituto Storico della Resistenza di Asti, partner della giornata.

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