S. Damiano d’Asti: azienda agricola assolta per il “gorgonzola di capra”

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Non per il “gorgonzola di capra” ma per 28 bottiglie di vino portate in fiera è stato condannato a Cuneo A. C., titolare di un’azienda agricola a San Damiano d’Asti. L’accusa era frode in commercio e discendeva da un controllo effettuato dal Nas dei Carabinieri a Vicoforte Mondovì ormai due anni fa. I militari contestarono la presenza sul banco di vendita di un cartello che proponeva “gorgonzola di capra” e di bottiglie di vino che in etichetta riportavano il nome di quest’azienda pur essendo essa sprovvista di vigne. Il termine “gorgonzola” è tutelato da un apposito disciplinare che prevede tra l’altro, esclusivamente l’utilizzo di latte vaccino.

Gli avvocati difensori, Alberto Masoero e Luca Moiso, hanno sostenuto essersi trattato di una leggerezza: al cartello, messo solo per richiamare al pubblico una similitudine di gusto, non corrispondeva neppure un prodotto sulla bancarella; inoltre che i vini erano imbottigliati da altri per conto del loro cliente, e l’etichetta non forniva indicazioni difformi da questo. 

Il pubblico ministero aveva chiesto 6 mesi e 1.000 euro di multa per A. C. e per la figlia, G. C., titolare di un incarico amministrativo nell’azienda di famiglia e non presente ai fatti contestati. Il giudice ha assolto la giovane ma disposto 1 mese e 200 euro di multa per l’uomo, solo per i vini che furono sequestrati in fiera. Degli stessi è anche stata disposta la distruzione. 

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