Risorse idriche in Piemonte: situazione aggiornata al 31 luglio

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Il mese di luglio 2021 è stato caratterizzato da precipitazioni abbondanti nel nord della regione con ripetuti episodi temporaleschi di forte intensità; nel sud della regione invece le piogge sono state meno abbondanti in particolare a sud del Po dove si sono registrati valori inferiori alla media.

A livello climatico sulla nostra regione, la caratteristica principale di questo mese di luglio è stata quella non aver mai osservato una espansione dell’anticiclone africano duratura e consistente, a differenza di quanto accade solitamente nei periodi estivi.

In questa configurazione barica generale, “la porta dell’Atlantico” da cui passano la maggior parte dei sistemi perturbati umidi che raggiungono il nord Italia, è rimasta spesso aperta.

Il risultato complessivo è stato un mese con temperature assolutamente nella norma rispetto al clima 1990-2020 e precipitazioni frequenti ed abbondanti nelle aree settentrionali della regione, ma più rare e scarse a sud del Piemonte, proprio a causa dell’alta pressione che è rimasta confinata per quasi tutto il mese alle latitudini più basse.

Pioggia

Questa situazione peculiare della circolazione atmosferica a grande scala ha prodotto complessivamente uno dei mesi di luglio più piovosi degli ultimi 65 anni, comparabile con quello del 2002 anche se non così piovoso come quello del 2014 che detiene il record di precipitazioni cadute in questi anni. Complessivamente sull’intero bacino del Po chiuso alla confluenza col Ticino sono caduti in media circa 130 mm di pioggia.

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Figura 1: Precipitazione registrata nel mese di luglio 2021 sul bacino del Po chiuso alla confluenza col Ticino

 

La distribuzione spaziale della pioggia in regione è tuttavia variegata: se da un lato i bacini settentrionali ed in particolare il Toce hanno visto precipitazioni abbondanti pari anche al doppio di quello che solitamente si osserva su questi territori in questo periodo dell’anno, i bacini meridionali ed in particolare quelli del Cuneese ha registrato deficit negativi del  30% circa.

La pioggia cumulata media sul Piemonte dall’inizio dell’anno risulta comunque complessivamente in linea con la norma del trentennio 1991-2020, grazie alle precipitazioni generose cadute soprattutto nel nord della regione che hanno portato il computo totale fino ad oggi ad un deficit molto contenuto di circa il 6%.

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Figura 2a: Precipitazione giornaliera (mm) mediata sul Piemonte: in verde la cumulata giornaliera dal 1 gennaio del 2021 e in viola la cumulata corrispondente mediata nel periodo 1991-2020.

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Figura 2b: Precipitazione giornaliera (mm) sulla città di Cuneo: in verde la cumulata giornaliera dal 1 gennaio del 2021 e in viola la cumulata corrispondente mediata nel periodo 1991-2020.

Se si considerano gli anni più recenti, luglio 2021 in termini di abbondanza di precipitazione è paragonabile a quello del 2002, quando tuttavia le piogge furono molto più omogenee su territorio regionale ed anzi la zona dove risultarono ben al di sopra della norma fu proprio il Cuneese.

Questa duplice situazione, ovvero la scarsità di pioggia a sud e l’abbondanza di precipitazioni a nord, si riflette soprattutto sugli indici di siccità meteorologica: già nell’SPI a medio termine, quello calcolato sugli ultimi 3 mesi, si vedono i due estremi regionali con condizioni di piovosità severa nel Toce ed estrema nel Ticino a cui fa da contraltare la siccità moderata sul Tanaro a sud. Ma la differenza tra nord e sud diventa ancora più marcata con l’SPI a lungo termine, ovvero a 6 mesi, che tiene conto essenzialmente della pioggia caduta in primavera e in buona parte dell’estate. Qui la regione risulta essere divisa in due: a nord condizioni di normalità tendente al positivo; a sud siccità che varia dalla moderata alla severa, con una punta “estrema” sul Tanaro.

fig3a 3mesi    fig3b 6mesi   fig3c

Figura 3. Indice di anomalia delle precipitazioni SPI a 3 mese (a sinistra) e a 6 mesi (a destra) sui bacini piemontesi

I dati dell’indice SPI a 6 mesi per la Bormida e l’alto Tanaro mostrano una situazione di siccità rispettivamente severa ed estrema simili a quanto accaduto nelle annate del 2003 e 1997.

Per quanto riguarda più in dettaglio le temperature medie, il mese di luglio ha fatto registrare una anomalia lievemente inferiore alla norma 1991-2020, molto simile a quello del 2007 e di mezzo grado più fresco rispetto a quello dello scorso anno.

Da notare che a parte un breve episodio di temperature ben al di sopra della norma tra il 18 e il 23 del mese nell’unica occasione in cui l’anticiclone africano si è spostato sul Piemonte, per il resto la media sulla regione è sempre stata nella norma o addirittura al di sotto.

Portate

Per quanto riguarda i deflussi, il mese di luglio è caratterizzato da un’evidente differenza tra i bacini a nord del Po che registrano valori in media o superiori ai valori storici di riferimento come la Dora Baltea (scarto 3%) e il Toce (scarto 59%), e i bacini meridionali e del torinese che, invece, presentano un deficit diffuso con scarti negativi anche inferiori al -50% .

Nella tabella che segue si riportano i dati delle sezioni più significative del sud Piemonte

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Figura 4. Deflussi nelle principali sezioni del sud del Piemonte

Come si può notare, soprattutto le sezioni del cuneese evidenziano una situazione di deficit piuttosto significativa.

Questa situazione si riflette ovviamente nella sezione di Isola Sant’Antonio, chiusura della parte piemontese del bacino del Po, in cui la portata media di luglio 2021 è stata non di molto inferiore (scarto -10%) alla media storica di riferimento per lo stesso mese (periodo 1996-2020) pari a 249 mc/sec, proprio per il bilanciamento tra bacini a nord e sud del Piemonte.

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Figura 5: Portata meda mensile del Po a Isola S. Antonio (AL) (linea blu) a confronto con i valori storici (1996-2020)

Per maggiori dettagli consultare il bollettino idrologico mensile.

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