RICORDO – Livio Cella: l’esempio di una vita ben spesa che onora chi l’ha conosciuto

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Mio carissimo amico, la differenza di età tra noi due era di pochi anni ma ti è servita fin da subito a renderti la vita difficile. Giovinetto con tanti sogni ti arruolasti come carabiniere e spedito direttamente (a causa della guerra) in Grecia dove sei stato imprigionato venni, quindi, non avendo aderito alla Repubblica sociale italiana, deportato nei campi di concentramento in Germania. Alla fine di aprile 1945, dopo esser fuggito da quell’inferno sei tornato a casa per ricominciare quella vita che era stata bruscamente e crudelmente interrotta, insediandoti nel vicino paese agricolo di Sommariva Perno.

Li hai costruito la tua famiglia, con la tua adorata moglie e il successivo arrivo di due bimbe, che hanno coronato quel sogno che la guerra aveva interrotto.

E’ stata una interruzione tremenda che non hai mai dimenticato, anzi. Dopo aver concluso la tua professione, hai dedicato il tempo libero ai compagni, nel ricordo di quanti non sono tornati ricoprendo l’incarico di vicepresidente regionale Anmig e presidente della sezione di Bra oltre che incaricato, per un certo periodo, anche della sezione di Alba. Nel frattempo sei stato insignito della Onorificenza nazionale di Commendatore della Repubblica.

La tua è stata una vita ben spesa e io mi sento onorato di esserti stato amico e di esserlo tuttora della tua famiglia.

Un giorno ci ritroveremo  e andremo a mangiare “in quel posto” dopo che avrai fatto il tuo intervento in qualche scuola o in chiusura di una cerimonia ufficiale. Ciao Livio.

Luigi Cravero,

Bra

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