Report sulla Qualità delle Acque di balneazione 2022 in Piemonte

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È on line sul Portale delle Acque di Balneazione in Piemonte  il Report sulla Qualità delle Acque di balneazione 2022 che esamina gli esiti del monitoraggio dell’ultima stagione balneare tanto per le componenti microbiologiche che cianobatteriche e restituisce la classificazione quadriennale come prevista dalla normativa specifica.

“La stagione balneare 2022 ha avuto uno svolgimento regolare e si è confermato in alcuni casi un innalzamento dei valori del parametro Enterococchi intestinali che ha causato, anche in assenza di episodi di inquinamenti di breve durata, un peggioramento dei dati statistici pluriennali con conseguente declassamento di alcune zone – sottolinea Secondo Barbero, direttore generale di Arpa Piemonte -Nel quadriennio 2019-2022, infatti, a fronte di una stabilità dei dati rispetto al quadriennio precedente riguardo alle classi Eccellente e Buona e ad una diminuzione delle zone in classe Sufficiente, si evidenzia un aumento delle zone in stato Scarso che passano da 4 a 7“.

Quadriennio 18 21

Quadriennio 19 22

La tendenza all’aumento dei valori del parametro Enterococchi intestinali è stata affrontata nel corso della stagione balneare 2022 sia attraverso misure gestionali sia attraverso approfondimenti statistici sui dati storici.

Sulle acque di balneazione che hanno affrontato la stagione balneare 2022 con una classe Sufficiente e Scarsa, i Comuni hanno attivato Tavoli Tecnici con i gestori del Servizio Idrico Integrato, gli EgATO (Enti di Governo per l’Ambito Territoriale Ottimale) ed Arpa per definire interventi infrastrutturali e/o procedure gestionali volti alla minimizzazione dell’impatto sulle acque di balneazione.

Il monitoraggio della componente cianobatterica condotto sui cinque laghi della rete a potenziale rischio di fioriture (Maggiore, Viverone, Avigliana, Sirio e Candia) ha evidenziato solo sul Lago di Candia due episodi con elevate densità. La balneazione tuttavia non è mai stata interdetta, in un caso per presenza di una specie non produttrice di tossine, nell’altro per la presenza di tossine con concentrazioni inferiori alla soglia limite.

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