Tra le tante spese che pesano ogni anno sui cittadini ci sono anche quelle istituzionali. Con questa voce si intendono tutte quelle spese che le Amministrazioni comunali devono affrontare per garantire il buon funzionamento della macchina amministrativa: dunque ufficio del sindaco e altri uffici, consulenze, comunicazioni istituzionali, attrezzature dei vari reparti, commissioni permanenti, rapporti con gli organi di informazione, manifestazioni istituzionali, attività del difensore civico e una sfilza di altre voci. Se a fine anno mettiamo insieme tutte queste spese e le dividiamo per il numero degli abitanti, scopriamo quanto costa ai singoli cittadini il funzionamento della propria macchina amministrativa.
A fare questi conti ci ha pensato il Centro Openopolis, che – armato di infinita pazienza – ha calcolato il costo delle spese istituzionali pro capite dei residenti di ogni singolo comune italiano. Inclusi ovviamente quelli della Granda che adesso andremo ad analizzare.
I costi della politica
Prima di entrare nel dettaglio dei numeri è però doverosa una premessa. Come precisa lo stesso Openopolis: «Quando si parla di politica e costi spesso si scivola in narrazioni demagogiche. Spese maggiori o minori non implicano necessariamente una gestione positiva o negativa della macchina comunale. In un’analisi come questa i fattori da tenere in considerazione sono molti.
Nel calcolo di quanto pesano su un cittadino le spese istituzionali del proprio comune di residenza non deve dunque sorprendere il fatto di trovare differenze anche abissali da un comune all’altro». Particolarmente rilevante è il numero degli abitanti. La provincia di Cuneo è la quarta per estensione in Italia, la seconda per numero di Comuni dopo Torino. Dunque parliamo di un territorio enorme, con un elevatissimo numero di Amministrazioni, spesso in funzione per un ridottissimo numero di abitanti, che in molti casi non arriva al centinaio. In genere, sono proprio questi comuni più piccoli ad essere maggiormente penalizzati nel computo delle spese. Se facciamo una media tra tutti i comuni piemontesi scopriamo che le spese istituzionali corrispondono a 63,4 euro a persona. Agli estremi opposti di questo elenco troviamo i comuni di Aisone e Priocca. Nel primo il costo pro capite per il mantenimento della macchina amministrativa è di 818 euro pro capite. Nel secondo precipita addirittura ad un irrisorio 60 centesimi. In mezzo troviamo di tutto. Se analizziamo la situazione delle città più grandi passiamo dai 15,6 euro di Alba ai 6,4 di Bra, ai 4,2 di Cherasco. Come detto, le spese maggiori sono – di norma – quelle che gravitano sui comuni più piccoli o più isolati. Nel nostro territorio si tratta di una situazione che riguarda, dunque, soprattutto i centri dell’alta Langa, come Cissone, che guida la classifica con quasi 150 euro pro capite, seguito da Novello, Bosia e Gorzegno.