Provocazioni di CasaPound a S. Stefano Belbo e S. Vittoria d’Alba

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Una delle installazioni posizionate nottetempo presso un monumento ai caduti

Le hanno piazzate nella notte, costruzioni di legno e filo spinato che ricordano i “cavalli di frisia” utilizzati a proteggere le trincee nella prima guerra mondiale. Due di queste installazioni sono comparse presso i monumenti ai caduti del 1915-18 anche a S. Vittoria d’Alba e S. Stefano Belbo. L’azione è stata di militanti di CasaPound, l’organizzazione di estrema destra, che in un comunicato di questa mattina ai giornali ha spiegato di voler così «rappresentare l’insolita cornice di una lettera, firmata “i vostri nonni” e indirizzata alle nuove generazioni, in cui si incoraggia il popolo italiano a lottare per superare questo periodo di crisi dettato dalla pandemia». Scrivono ancora i neofascisti: «La nostra nazione ha conosciuto nella sua storia immani tragedie e profonde crisi economiche, trovando sempre la forza e il coraggio per superare i periodi più bui. I nostri nonni, che qualcuno vorrebbe dimenticati, hanno combattuto oltre ogni umano limite per consegnarci una grande Italia oggi vilipesa e svuotata di ogni sua conquista politica e sociale. Non possiamo restare a guardare mentre questo governo di incompetenti continua a svendere la nostra nazione restringendo le nostre libertà. Dobbiamo scendere dai balconi ed entrare in trincea. Cent’anni fa gli italiani vinsero contro l’Impero austroungarico e l’epidemia “Spagnola” ma ci riuscirono soltanto grazie a immensi sacrifici. Con questa azione fuori dai tempi intendiamo rivendicare quell’antico spirito di lotta e vittoria scolpito nel dna del popolo italiano, ricordando ai nostri connazionali che è proprio in momenti come questo che i nostri padri hanno forgiato la grandezza della Patria» conclude la nota.

I nazionalismi causa della prima guerra mondiale, che fu prodromo dell’ancor più sanguinosa seconda, fruttarono «l’inutile strage» maledetta da Benedetto XV: oltre 37 milioni di vittime. E l’epidemia di influenza “Spagnola”, per cui non c’era prevenzione che andasse oltre le rudimentali mascherine indossate nelle foto d’epoca, si stima abbia fatto in tutto il mondo tra i 50 e i 100 milioni di morti. Forse prima di «entrare in trincea», sarà bene ricordare anche questo.

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