Progetto Erasmus Plus: Formazione e innovazione per i docenti del Liceo Giolitti-Gandino di Bra

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Cosa si prova ad uscire dalla propria “comfort zone” e mettersi in gioco, professionalmente ed emotivamente, per una settimana di formazione all’interno del programma europeo Erasmusplus ? Ci possono rispondere due delle insegnanti del Liceo “Giolitti – Gandino” di Bra, che hanno partecipato al percorso di formazione offerto dal Consorzio USR Piemonte che si è svolto a Tallinn, in Estonia, dal 24 Aprile al 1 Maggio.

Le professoresse Daisy De Gioannini e Cristina Prandi, insegnanti del Liceo da anni impegnate nella formazione dei docenti nelle nuove tecniche didattiche, rispondono alle nostre domande.

Professoressa De Gioannini, cosa vuol dire partecipare ad un progetto erasmusplus?

Principalmente una significativa  possibilità di crescita professionale e personale.  Come animatore digitale del liceo avevo già preso parte ad un progetto erasmusplus nel 2017/ 2018, con attività di Job Shadowing in Danimarca e corso di formazione sui nuovi scenari di apprendimento con le nuove tecnologie a Bruxelles. Proprio in quel periodo mi sono avvicinata  alla piattaforma europea di gemellaggi scolastici etwinning, che mi ha permesso di attuare numerosi progetti di respiro internazionale con scuole di tutta l’ Europa. Erasmus plus e etwinning promuovono il processo di internazionalizzazione degli istituti scolastici, creando opportunità di scambio e di confronto con realtà  scolastiche europee attraverso il dialogo interculturale e la valorizzazione delle diversità.

Grazie al sostegno  dell’ instancabile dott.ssa Silvana Rampone dell’ USR Piemonte e del suo staff,  durante il nostro soggiorno  in Estonia abbiamo avuto l’ opportunità di seguire un intenso corso di formazione su aspetti molto attuali della didattica, applicabili alle lingue ma non solo: sono  stati presentati ed approfonditi temi quali il benessere scolastico  per gli studenti e per i docenti ( well-being at school),  il concetto di intelligenza emotiva nell’apprendimento ( social emotional learning), l’ attuazione di strategie di  miglioramento della performance dell’apprendimento attraverso  tecniche di supporto didattico (scaffolding) e il paradigmatico cambiamento di mentalità (innovative mindset) necessario per affrontare con successo le sfide della didattica del XXI secolo.

Il carattere immersivo di questo tipo di formazione è di sicuro stimolo dal punto  di vista  professionale, ma anche  generatore di positivi cambiamenti a livello personale, promuovendo l’ apertura al dialogo, la riflessione e l’ascolto attivo.

Professoressa Prandi, di che cosa si trattava nello specifico?

Il lavoro svolto durante il corso è stato basato sulle più recenti e migliori pratiche didattiche: apprendimento esperienziale, collaborativo-cooperativo, enquiry based learning, active learning basato su lavoro individuale, di coppia e di gruppo. Queste metodologie hanno ottenuto diversi risultati: da un lato hanno permesso agli insegnanti di provare “sul campo” tecniche che magari non avevano ancora applicato nelle loro classi. Hanno anche dato la possibilità ai partecipanti di conoscere meglio i colleghi del gruppo e creare lo spirito giusto che favorisce e supporta l’apprendimento: si è creata una bella squadra di lavoro che porterà avanti nelle scuole del Piemonte quanto appreso. Sono stati esplorati, inoltre, nuovi potenziali ambienti di apprendimento che magari non sempre vengono considerati.

Last but not least, hanno permesso agli insegnanti l’esperienza salutare di svestire i panni del docente per vestire nuovamente quelli dello studente e (ri)vivere l’apprendimento dalla parte del discente: spesso si rischia di dimenticare l’impegno e la fatica che uno studio attento richiede.

In un contesto globalizzato che si evolve così velocemente, l’esperienza di Tallin costituisce un arricchimento professionale fondamentale per i docenti, il cui compito di educare i ragazzi in quanto persone va ben oltre il trasferire nozioni, ma richiede di adottare sempre nuovi approcci e nuovi modi di comunicare.

 

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