Professione nonni: chi sono? Che cosa fanno? Se ne parla in un convegno presso l’A.C.A martedì 25 febbraio

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ALBA – Il Gruppo Senior 60+ dell’Albese Langhe e Roero aderente all’A.C.A., in collaborazione con il Gruppo Terziario Donna Alba, con il patrocinio della Consulta Pari Opportunità del Comune di Alba, promuove una serata divulgativa, martedì 25 febbraio alle ore 20.30 presso la sede dell’Associazione Commercianti Albesi, dedicata alla figura dei nonni e a come è cambiato il loro ruolo all’interno delle famiglie e della società contemporanea.

Dall’osservazione delle attuali tendenze, emerge chiaramente come in assenza dei genitori vincolati dal lavoro, siano sempre più i nonni ad occuparsi dei nipoti, sia sotto l’aspetto assistenziale sia sotto il profilo educativo. La società contemporanea, fortemente precarizzata, ha fatto emergere alcune fragilità della famiglia tradizionale, dove il benessere economico viene intaccato da un contesto generale nel quale non soltanto i nuclei genitoriali accusano le difficoltà di minori entrate, ma anche il welfare non riesce a soddisfare le mutate esigenze, fino a determinare l’inaccessibilità da parte delle famiglie più giovani ai costosi servizi per l’infanzia o all’assistenza domiciliare.

Dunque la figura dei nonni è passata dal rivestire un ruolo esclusivamente assistenziale, ad un ruolo multitasking, dove l’aiuto prestato nella cura dei nipoti è diventato essenziale agli equilibri familiari. Ciò comporta un maggiore impegno dei componenti più anziani delle famiglie, che pur diventando nonni in età sempre più avanzata, si ritrovano spesso a conciliare le aumentate responsabilità con la fatica di essere sempre “al passo con i tempi”, basti pensare alle difficoltà con cui molti di essi si interfacciano con le nuove tecnologie, ampiamente utilizzate dai più piccoli. Molto spesso, i nonni assolvono alle stesse funzioni dei genitori: dal recupero dei bambini a scuola all’assistenza nei compiti, dai colloqui a scuola alle attività extrascolastiche, dall’educazione alle visite pediatriche, alla preparazione dei pasti ecc.

Occorre dunque supportare queste figure, fornendo loro la conoscenza e gli strumenti per esercitare al meglio e meno onerosamente le proprie funzioni.

A tenere un’articolata relazione su questi ed altri aspetti della “professione nonni” sarà lo psicologo Ezio Aceti, esperto nelle tematiche riguardanti i bambini e gli adolescenti e nella formazione per gli insegnanti. «I nonni se non ci fossero bisognerebbe inventarli, – afferma Aceti -, rappresentano per il bambino la continuità degli affetti, quello che c’era prima. Bisognerebbe averne sempre qualcuno nell’armadio a portata di mano. È arrivato il tempo che le scuole dell’infanzia si sveglino: un nonno o un nonna, una volta alla settimana, a parlare ai bambini!».

«Legittimare il ruolo dei nonni nella società attuale – afferma il presidente dell’A.C.A. Giuliano Viglione – è il primo passo affinché anche le istituzioni ne riconoscano il fondamentale apporto. Essi, ormai, costituiscono un collante insostituibile per le famiglie e riempiono le lacune del welfare. L’A.C.A, sensibile all’evoluzione della comunità nella quale opera quotidianamente, ha voluto creare questa occasione di confronto, insieme al Gruppo Senior 60+ e al Gruppo Terziario Donna Alba, proprio per innescare una riflessione collettiva sul futuro delle famiglie, sui loro nuovi bisogni e sul lavoro che le istituzioni devono fare per riequilibrare la bilancia di domanda e offerta nei servizi all’infanzia».

All’incontro, che sarà ad ingresso libero, sono invitati nonni e genitori, per una serata di approfondimento utile e ricca di contenuti.

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