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Porto d’armi per difesa personale: 90 richieste nel cuneese

Per curiosità o per interesse, gli albesi sembrano inclini, almeno ad informarsi sulla possibilità di richiedere il porto d’armi per la propria difesa e quella della famiglia. Nella provincia di Cuneo, la Prefettura ha rilasciato, nel 2017, 90 porti d’arma per difesa personale, 328 per attività di guardia giurata, per un totale di 418.

In che modo si deve procedere per ottenere l’ormai famigerato porto d’armi? Innanzitutto l’ente preposto è la prefettura, uffici del territorio. Per fare domanda è necessario dimostrare la necessità effettiva di circolare armati ai fini della difesa individuale, mentre specifici articoli del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza prescrivono condizioni tali da impedire l’autorizzazione al porto, in caso di richiedenti pericolosi.

La licenza, se concessa, va rinnovata annualmente su un libretto personale che, a sua volta, va rinnovato ogni 5 anni. La domanda, in carta da bollo, con determinati documenti, sia amministrativi, sia medici, va presentata al prefetto, in base alla residenza dell’interessato. Il costo per la pratica si aggira attorno a quasi 300 euro. Alcuni cittadini, titolari di attività commerciali, fanno uso di armi, in negozio, per difendersi da eventuali aggressori. Secondo i dati Istat, nel 2017, i casi di furti in esercizi commerciali, in Italia, denunciati alle Forze di Polizia, ammontano a 89.883 mila di cui 7272 in Piemonte (8140 nel 2016), 473 a Cuneo, 238 ad Asti, 4448 a Torino.

Redazione Corriere

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