«Portami lassù»: il sogno di un ragazzo rapito dalla montagna

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L’associazione culturale Albedo di Bra ha calorosamente applaudito Cristina Giordana, mamma del giovane cuneese Luca Borgoni, morto sul Cervino l’8 luglio 2017. Un pubblico di appassionati ha partecipato all’evento, bella testimonianza di vita riflessa nel libro “Portami lassù”.

Donna forte e volitiva, Cristina Giordana è aperta alla vita in un sorriso e al richiamo della penna, perché quando hai un padre e una madre giornalisti è normale arrivare a scrivere un libro, anche se insegni matematica a scuola e sei laureata in pianoforte.

Al saluto di Flavia Barberis, presidente di Albedo, è seguita la toccante rassegna dei notiziari tv che avevano acceso i riflettori sul tragico incidente occorso a Luca Borgoni. In mezzo, la presentazione del libro firmata da Silvia Gullino, che è stata l’occasione per una ricognizione interiore dei sentimenti, aperti da chiavi che sono parole impresse nel cuore dell’autrice. Cristina Giordana ha ricordato la grande passione di Luca per la montagna con il sogno di scalare il Dhaulagiri; l’empatia che esisteva e esiste ancora tra madre e figlio; l’alo micizia che legava a Davide, il compagno di avventure che ha raggiunto il Dhaulagiri, rendendo possibile un sogno che pareva infranto; infine la speranza, come motore della nostra esistenza e stella che rischiara la notte, anche quella più cupa.

Durante l’incontro hanno inoltre destato l’interesse dei partecipanti le tante curiosità e gli aneddoti emersi dalla lettura di alcune righe del libro a cura dello scrittore braidese Pino Berrino.

Quindi, una carrellata delle imprese alpine di questo indimenticabile ragazzo. Per Luca la montagna fu gioia e libertà, un passo dopo l’altro, fino alla cima più alta, il cielo.

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