ALBA – Importante passo avanti nel lungo cammino per dotare la città di un terzo ponte sul Tanaro. L’ambizioso progetto è infatti risultato alla quinta posizione nella classifica nazionale della selezione dei progetti riguardanti gli investimenti sulla viabilità, nell’ambito del protocollo d’intesa Upi-Cassa depositi e prestiti. Grazie al ponte sul Tanaro ad Alba, infatti, la Provincia risulta tra le prime dieci in Italia e ottiene- per la realizzazione dell’opera – il supporto tecnico-amministrativo della Cassa depositi e prestiti. Ad annunciare la notizia è stata una lettera del direttore dell’Unione Province d’Italia, Piero Antonelli. Nella classifica italiana, Cuneo è stata preceduta soltanto dalle Province di Cremona, Brescia, Verona e Pisa.
Soddisfatto per l’annuncio il presidente della Provincia, Federico Borgna: «Da sempre sappiamo che il terzo ponte di Alba, per il quale Provincia e Comune hanno firmato a maggio la convenzione per progettazione e realizzazione, è un’opera strategica. Si tratta, tuttavia, di un intervento molto oneroso e, pur impegnando risorse importanti, occorrerà cercare ulteriori fondi. Il bando della Cassa depositi e prestiti era utile alle Province per la consulenza nei co-finanziamenti.
Siamo orgogliosi di essere fra i primi progetti per qualità, sia come progettazione, sia per l’impatto positivo socio-economico che avranno sulle comunità». Al momento, dunque, c’è la garanzia di ricevere assistenza e affiancamento dalla Cassa Depositi e Prestiti, ma rimane il problema di trovare i fondi necessari rimanenti. Resta comunque positivo il pensiero del sindaco di Alba, Carlo Bo: «Quello ricevuto, è un riconoscimento significativo per l’intera Provincia Granda, a conferma dell’importanza dell’opera non solo per la nostra città, ma per tutto il Cuneese. Nel frattempo continuiamo a lavorare su più fronti per recuperare le risorse, puntando soprattutto sul Recovery Fund, grazie alla collaborazione con Provincia e Regione. A breve avremo una progettazione più puntuale che ci permetterà di aggiornare i costi finali dell’opera, il cui studio di fattibilità, ormai datato, indica un importo totale di 28 milioni di euro».