Ponte da rifare, sogno costoso: crescono a 115mila euro le spese dello studio a Pollenzo

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Potrebbe presentarsi così il passante ciclo-pedonale sopra il fiume Tanaro

POLLENZO – Se dalle carte si passerà ai cantieri non è ancora dato sapere, di sicuro intanto c’è che per ricostruire l’ottocentesco ponte sul Tanaro a Pollenzo i Comuni partecipi del­­­l’impresa dovranno aprire i cordoni della borsa. Non basta, infatti, il contributo concesso dalla Compagnia di San Paolo e di cui aveva dato notizia questo giornale ormai quasi un anno fa. Si tratta di 80mila euro erogati da Torino alla capofila Bra per «mettere in bella copia – aveva spiegato l’assessore alla Mobilità Sostenibile Daniele Demaria – un’idea simbolica per il territorio». Gli altri centri coinvolti sono quelli lungo il corso d’acqua verso Alba: Verduno, La Morra e Santa Vittoria.

 

Qui dovrebbe snodarsi un percorso ciclo-pedonale. Il suo tratto più scenografico sarebbe l’attraversamento sospeso del fiume tra i due piloni in stile moresco superstiti dell’attentato con cui, durante la Resistenza, i partigiani fecero saltare il passaggio carraio costruito all’epoca da re Carlo Alberto. L’incarico di progettarne un ripristino in ottica di attrattiva turistica ma anche di colle­gamento a impatto ambientale zero da e per l’ospedale “Fer­rero”, è stato affidato allo studio Balbi & Rinaudo di Alessandria. Subito s’era parlato di un onorario di 78mila euro che con Iva, con­tributi, consulenze e formazione del personale pubblico delegato a collaborare, sono saliti a 115.354,56. Toccherà ai Municipi compensare. Bra per la parte più cospicua, 17.677 euro, il resto (5.­892,43 euro ciascuno) ai paesi partner. Così corrisposta la «messa in bella» si passerà alla ricerca, nell’ambito del Pnrr o comunque di fondi europei, del ben più corposo finanziamento utile a concretizzare l’idea. Balbi & Rinaudo hanno già stimato che serviranno circa 10 milioni.

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