Polemiche per la chiusura delle Usca: Il Piemonte si allinea alle scelte di Roma

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Il Covid non ci molla, sono in aumento il numero dei nuovi casi e gli indici che esprimono l’intensità della trasmissione. Il dato preoccupante è quello della pressione sui presidi ospedalieri, in un periodo già critico a causa delle ferie assegnate al personale. Tuttavia, nonostante questo, il Governo ha preso la decisione di non rinnovare le risorse destinate al mantenimento in attività delle Usca: le Unità Speciali di Continuità Assistenziale allestite in fretta e furia per dare risposta alle richieste di assistenza al domicilio nel periodo più critico della pandemia. Anche il Piemonte ha scelto di congedare medici e sanitari delle Usca allineandosi al Governo nella decisione di non rifinanziarne l’attività. In questo contesto, l’ex sindaco di Alba Maurizio Marello, ora consigliere regionale, ha contestato la decisione di Alberto Cirio e Luigi Icardi. «Mentre il Covid sta riprendendo piede, sono state soppresse le Usca istituite a suo tempo per dare una risposta a domicilio ai malati covid. Il governo non le ha rifinanziate e il Piemonte neanche ci ha pensato. In questi giorni ricevo molte telefonate di persone contagiate che, a parte il medico di base oberato di lavoro, mi dicono di non avere riferimenti a cui rivolgersi. Il servizio va ripristinato al più presto».

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