La spesa a Piobesi: i chiarimenti del sindaco Mauro Prino

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La segreteria del Governatore piemontese è stata chiara sul divieto di uscire dai confini del proprio comune di residenza: «Il reperimento del cibo è una ragione di prima necessità. Quindi se non c’è un negozio di generi alimentari nel proprio comune di domicilio, è una giustificazione valida».

Queste parole hanno almeno in parte dissipato i dubbi da parte della popolazione, anche se a Piobesi d’Alba, qualche perplessità rimane. In effetti in piazza San Pietro è presenta un piccolo negozio di vicinato. In linea teorica tutti i residenti dovrebbero usare proprio quell’emporio per fare la spesa e per i contravventori sarebbe concreto il rischio di denuncia da parte delle forze dell’ordine.

Per questo caso limite abbiamo chiesto il parere al sindaco Mauro Prino che ci ha spiegato: «Ho appena parlato con le Forze dell’Ordine – spiega – per cercare di chiarire la situazione. Il Comando dei Carabinieri di Corneliano ha specificato che per le piccole spese normali (prosciutto, pane e piccoli acquisti, ndr) la popolazione è tenuta a rivolgersi alla Tabaccheria-Alimentari di Bertolusso Cinzia, in piazza San Pietro. Io ho fatto presente che non sarebbe stato pensabile che 1.400 residenti potessero avere in quel negozio l’unica possibilità di acquisto e così siamo arrivati ad una soluzione accettabile. Per le grandi spese settimanali e per l’acquisto di generi di cui è sprovvisto il nostro punto vendita, sarà possibile recarsi nel supermercato più vicino. Ovviamente sarà necessario dotarsi dell’autocertificazione e, in caso di controllo, occorrerà specificare che ci si sta recando al supermercato per acquisti inderogabili, spiegando la situazione».

A questo punto la situazione è praticamente risolta. In realtà ci potrebbe ancora essere una possibile discussione: il supermercato più vicino a Piobesi è il Carrefour Express in piazza Cottolengo a Corneliano d’Alba. Ma qui si ripropone il tema della sicurezza: può un piccolo punto vendita garantire la regolazione dell’accesso e la distanza minima tra una persona e l’altra? Probabilmente sì, anche se si correrebbe il rischio di creare capannelli di persone che dovrebbero attendere il proprio turno nella piazza antistante. Per cui sarà accettabile da parte delle forze dell’ordine la scelta del Mercatò di corso Canale ad Alba, che è sicuramente in grado di gestire grandi afflussi di persone.

Sperando di aver chiarito la situazione, il sindaco rivolge un appello ai suoi concittadini: «Invitiamo tutti al buonsenso. Solo in questo modo usciremo indenni da questa situazione. In comune, anche se è chiuso al pubblico (si riceve solo su appuntamento e per motivi inderogabili, ndr), sono presenti alcuni addetti che possono tranquillamente rispondere alle domande della gente. Basta telefonare al numero 0173/619.448. In paese sono in attività molti volontari e il gruppo di Protezione civile che cercano, per quanto possibile, di aiutare coloro che sono in difficoltà. Anzi invito tutti quanti a segnalare eventuali persone che potrebbero aver bisogno di aiuto. Da qualche giorno, infine, sta girando per il paese la macchina del Comune, per invitare la gente a ritornare a casa. Non si tratta di un azione per spaventare i nostri concittadini, ma di un tentativo di sensibilizzare la popolazione, in un periodo molto difficile per tutti»

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