Peste suina, Coldiretti Piemonte: stop all’importazione di animali dalla Germania

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“Con il diffondersi di casi di peste suina in Germania è necessario fermare immediatamente le importazioni di animali vivi provenienti o in transito dalle zone interessate per tutelare gli allevamenti piemontesi”. E’ quanto chiedono Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa delegato confederale in riferimento all’estendersi dei contagi in Germania dal Brandeburgo alla Sassonia.

C’è molta preoccupazione tra gli allevatori italiani per la peste suina africana (PSA) che si sta diffondendo in diverse parti della Germania e che può colpire cinghiali e maiali ed è altamente contagiosa e spesso letale per gli animali, ma non è, invece, trasmissibile agli esseri umani.

Dalla Germania e dal nord Europa in Piemonte arrivano il 40% degli animali e la filiera suinicola piemontese conta circa 3 mila aziende, un fatturato di quasi 400 milioni di euro e 1 milione e 200 mila capi destinati, soprattutto, ai circuiti tutelati delle principali Dop italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale. Un possibile veicolo di contagio possono essere peraltro i cinghiali il cui numero negli ultimi anni si è moltiplicato in Italia dove si stima la presenza di circa 2 milioni di esemplari.

“Considerata la facilità di trasmissione – proseguono Moncalvo e Rivarossa  – il rischio che il contagio possa essere esteso agli allevamenti Made in Piemonte rappresenterebbe un gravissimo danno economico per le imprese, che stanno già fronteggiando l’emergenza Coronavirus, e per la pubblica amministrazione, con costi di decine di milioni di euro per procedere ai necessari interventi di prevenzione”.

 

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