ALBA – E’ troppo facile accedere al lago San Biagio dal momento che il luogo è poco frequentato, è fuori mano e non ci sono particolari difficoltà da superare per raggiungere la riva. Di notte, tagliando la rete di protezione, c’è anche chi riesce a portare all’interno piccole imbarcazioni per meglio mettere in atto la pesca di frodo, per certi versi il furto, di carpe e trote che poi finiscono in tavola o vendute per pochi soldi.
Nei fatti hanno fornito pochissimi risultati i servizi di telecamere di videosorveglianza allestiti per arginare le intrusioni, specialmente nel corso della notte. «Abbiamo collocato lungo le sponde del Tanaro – ha commentato l’assessore Marco Marcarino – ma la qualità delle immagini non ci ha consentito di individuare i malintenzionati. La soluzione del problema è quella di attuare il programma di sicurezza integrata “Smart City” di cui presto partirà la sperimentazione».